Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
C'eravamo tanto amati, per un anno e forse più...
03/05/2008 11:48
Aldo Grandi - La Nazione
C'eravamo tanto amati
per un anno e forse più,
c'eravamo poi lasciati...
non ricordo come fu...
ma una sera c'incontrammo,
per fatal combinazion,
perché insieme riparammo,
per la pioggia, in un porton!
Sono, queste, le parole di una canzone "Come pioveva", scritta e musicata nel 1918 da Armando Gill, primo vero cantautore italiano. Non a caso abbiamo scelto questo incipit per la rubrica di questa settimana. Con Fouzi Hadj siamo stati - anzi, sono stato - in rapporti di simpatia e di stima professionale per lungo tempo e per questa preferenza ci siamo/mi sono sorbiti/o critiche, appunti, attacchi ai quali è stato sempre risposto con coerenza e professionalità. Purtroppo ci sono certe persone, e il presidente rossonero è tra queste, che scambiano l'amicizia per una specie di fedeltà assoluta che vada oltre l'evidenza. I veri amici, gli dicemmo un paio di anni fa, non dicono sempre yes e, soprattutto, hanno l'abitudine di dire la verità.
Ecco perché il comunicato diffuso ieri sera dalla Lucchese Libertas e indirizzato al sottoscritto, che aveva contattato la commercialista di Hadj per avere qualche informazione, è semplicemente ridicolo. Eccone il testo:
"Egr. Sig. Aldo Grandi, la nostra consulente ci riferisce che Lei l’ha contattata sul cellulare. Le riferiamo, come peraltro Le è stato detto direttamente, che la dott.ssa Anna Maria Pontiggia non intende parlare con Lei né con altri giornalisti. Cogliamo altresì l’occasione di diffidarLa a diffondere notizie in merito alla A.S. Lucchese Libertas anche per la semplice circostanza che la Società non rilascia dichiarazioni. In caso contrario saremo costretti ad adire a vie legali".
Noi non possiamo sottostare a un credo quia absurdum est, cioè ad un credere irrazionale che vada oltre l'evidenza e che della logica dei fatti non tenga conto. Se la Lucchese è a rischio penalizzazione non è colpa dei giornalisti, sia bene inteso, ma di chi non ha assolto puntualmente alle proprie obbligazioni. Così come non è colpa dei mezzi di informazione se gli stipendi vengono pagati a singhiozzo e l'immagine di Fouzi Hadj ha subìto un contraccolpo fortissimo. Noi ci limitiamo a riportare quello che accade. Lo abbiamo sempre fatto e sempre lo faremo. Ovunque, comunque e verso chiunque. Se a qualcuno questo non piace, non ci interessa. Forse il presidente rossonero farebbe bene a conservare la memoria storica di ciò che è accaduto in questi anni e rendersi conto di quante volte lo abbiamo sostenuto e difeso quando non c'erano i presupposti per farlo, ma solo l'amicizia e la simpatia. Ma la gratitudine, si sa, non è di questo mondo. Noi continuiamo ad avere in simpatia Fouzi Hadj, a credere nella sua buona fede, a capire la sua sensazione di frustrazione nell'aver tirato fuori milioni di euro per nulla, e abbiamo fiducia che tutto si risolverà, si spera, al meglio. Ma non rinunceremo mai alla nostra autonomia di pensiero. Noi, lo diciamo con orgoglio, non dipendiamo da nessuno se non dalla nostra libertà di scrivere e dire ciò che pensiamo sia giusto e vero.
Quanto alla partita di domani, crediamo sia importante rivolgere un elogio a questa squadra che, a 90' dalla fine, ha quasi raggiunto l'obiettivo di inizio stagione. Elogio anche a Piero Braglia, persona squisita che abbiamo avuto piacere di conoscere e che, probabilmente, l'anno prossimo non sarà più con noi. Non importa. All things must pass, era il titolo di un album di George Harrison: tutte le cose devono passare. E' il senso del tempo. La Lucchese, però, ci sarà sempre. Ovunque, comunque e contro chiunque.