Alt a gufi e civette!

25/08/2007 19:26

 

Aldo Grandi - La Nazione

Al bando gufi, civette, allocchi e barbagianni. Comincia la nuova avventura rossonera targata Giusti-Braglia-Magli-Hadj ed è vietato essere colti dalle soliti crisi di scetticismo. Mai come quest'anno la partenza è piena di incognite, vista la totale rivoluzione-epurazione di cui è stata vittima la comunità rossonera. Mai come in questa terza stagione sotto la guida del presidente sirio-armeno piovuto in Lucchesia da Genova i tifosi potranno e dovranno rappresentare quel dodicesimo - e anche tredicesimo se possibile - giocatore in campo in grado di spingere oltre l'ostacolo la navicella di Pierino la peste. Attenzione: nessuno ha intenzione di impedire la critica, quella sana e costruttiva, ma sono le quisquilie, le minuzie, le disquisizioni fini a se stesse, lo spaccare il capello non in quattro, che già sarebbe troppo, ma, addirittura, in sedici, elevato all'ennesima potenza, che andrebbe, a nostro avviso, abbandonato. Almeno per un po' di tempo. Non è piaggeria o servilismo, solo disponibilità a saper attendere, fiduciosi in chi ha compiuto un lavoro straordinariamente faticoso, viaggiando su e giù per l'Italia, sciroppandosi chilometri su chilometri, problemi su problemi, sberleffi e dubbi più che apprezzamenti e certezze. Ma tant'è. Chi ha scelto di porsi sotto la luce dei riflettori sa che queste sono le regole del gioco. Fouzi Hadj, del resto, ha fatto molto per suscitare perplessità e critiche non sempre immotivate. Merita, tuttavia, un'altra chance. In fondo ha speso e pagato del proprio per alcuni milioni di euro. E scusate se è poco. Alzi la mano chi, di noi, sarebbe disposto a fare altrettanto pur avendone le possibilità. Quindi, avanti con entusiasmo e con una domanda: se Empoli, Siena, Livorno, Arezzo - anche se retrocesso - Grosseto e Pisa sono riusciti a fare il salto uscendo dall'inferno della serie C, perché noi dovremmo essere da meno?