Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Una conferenza stampa per chiedere scusa? Prima i soldi per pagare i debiti. Le vostre parole non sono pietre e non hanno alcun peso
29/06/2008 19:38
Aldo Grandi
Apprendiamo che Massimo Kutufà, ex direttore generale della Lucchese nonché gestore di un ristorante a Nervi che non c'è più, avrebbe intenzione di convocare tifosi e giornalisti per chiedere scusa alla città per quello che sta accadendo e spiegare le ragioni di tutto ciò. A parte il fatto che, se qualcuno deve presentarsi a chiedere scusa quello è, caro monsieur Kutufà, il suo Presidente, che scusa non l'ha mai chiesta e che persino nell'ultima partita di campionato, quella con la Pistoiese, ha lasciato che le cartate di m... le prendesse tutte il direttore sportivo Silvio Giusti. A parte il fatto che delle scuse, a questo punto, non ce ne frega assolutamente niente, visto che quello che è stato fatto alla Lucchese, come minimo, richiederebbe una sorta di supplizio permanente vita natural durante. Diciamoci francamente che, casomai doveste arrivare con le valige piene di soldi magari dovremmo anche ringraziarvi per quello che avete fatto e che state facendo.
Allora, caro Massimo Kutufà, in nome della nostra vecchia amicizia e della reciproca stima dovuta all'amore per certi valori, cultura, intelligenza e onestà in primis, forse sarebbe il caso che prima di chiedere scusa si proceda al pagamento dei debiti: con i giocatori, con la Lega, con i fornitori, con le banche, con i dipendenti, con lo staff delle giovanili. Quindi, che cosa dovete spiegarci? Di aver fallito? Di essere stati presi per il culo da chi, in Svizzera o in Austria o a Montecarlo o alle Barbados vi doveva del denaro che non vi ha dato? Se lei viene giù per dirci che la colpa è della giustizia ingrata, delle inchieste mai concluse, dei giornalisti che prima vi hanno creduto e, poi, ci hanno sbattuto il grugno - verità vuole che venga riconosciuto il merito di non averci mai creduto ad un collega cui mi lega molta concorrenza, ma anche una sincera stima professionale - della città che non vi ha aiutato, del sindaco che non vi ha fatto costruire lo stadio. Se viene per dirci questo, se ne stia pure a casa e lasci perdere, perché noi le chiederemo conto di tutto: degli assegni protestati, degli F24 mai pagati, delle promesse mai mantenute, degli stipendi ai giocatori mai saldati (non ci faccia aggiungere altro, per carità). Ora basta. Siamo stufi delle invenzioni, delle bugie, dei tentativi di arrampicarvi sugli specchi.
Se lei, della cui onestà non abbiamo mai avuto motivo di dubitare, anche in tempi in cui, ricorderà, era molto più emarginato di adesso - la stima per lei e per il professor Bubbi è stata sempre immutata anche quando qualcuno più in alto di lei non la pensava, forse, allo stesso modo - verrà a Lucca, cerchi di venire accompagnato da argomenti concreti, ossia assegni a parecchi zeri - circolari per favore, e non bancari - che dimostrino la volontà e la disponibilità a salvare la Lucchese. Poi, per carità, chieda o chiedete tutte le scuse che volete. Ma prima i soldi. Delle parole, ci creda, non sappiamo più cosa farcene.