Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

La variabile impazzita

03/08/2008 15:46

 

Aldo Grandi

Proprio quando tutto sembrava, ormai, marciare in un senso, ecco spuntare all'orizzonte la variabile che non ti aspetti, quella che rischia di far saltare il banco. Stiamo parlando della promessa di Fouzi Hadj di lasciare gratuitamente la Lucchese Libertas 1905 al Comitato Orgoglio Lucchese 1905, una mossa che sta facendo tremare le mura della silenziosa, pacata e apparentemente gentile città rossonera. Hadj ha dichiarato che la Lucchese sarà da lui ceduta al Comitato senza che nemmeno un euro passi nelle sue tasche. Nel frattempo la società è stata presentata per l'iscrizione alla serie D: così almeno è stato affermato, e questo nonostante l'assenza della convenzione per il Porta Elisa.

Ormai, inutile nasconderlo, siamo alla guerra totale tra amministrazione comunale e dirigenza della Lucchese Libertas. Moschini e l'avvocato Grassani hanno consegnato a Roma la documentazione per l'ammissione della Sporting Lucchese alla serie D, ma adesso spunta un intoppo di non facile risoluzione. Nessuno, tifosi in primis, vuole Fouzi Hadj, ma tutti sono attaccati a quel nome, un nome che vale 103 anni di storia e che nessuno vuol vedere scomparire. A questo punto, davvero, si potrebbe finire per avere in città due squadre (con la Fortis Lucchese addirittura tre!) nelle serie dilettantistiche. Con tutto ciò che ne conseguirebbe in termini di polemiche e spaccature. L'amministrazione comunale si sta giocando molto in questa sua iniziativa e qualora dovesse andare male qualcosa il ritorno di immagine potrebbe essere tremendo. Hadj, a sua volta, lancia proclami, dichiara a destra e a manca di aver fatto questo e aver regalato quest'altro, ma le sue aprole appaiono ormai i colpi di coda di chissà che il palcoscenico non è più disposto ad ospitarlo.

In sostanza, al 2 di agosto 2008, anno primo della Nuova Era, da un lato abbiamo una società, Sporting Lucchese, che potrebbe avere dietro le spalle una cordata di imprenditori capeggiata da Cipriano Costruzioni in grado di ripartire da zero, ma anche di farlo con mezzi notevoli e un progetto che, seppur tra dubbi e polemiche, potrebbe rappresentare una soluzione per i mali del calcio, ma anche una sostanziosa cementificazione, l'ennesima, di una zona periferica cittadina. E' vero che l'amministrazione Fazzi ha costruito in maniera abnorme e, soprattutto, abitazioni - molte delle quali invendute con gente che comincia a piangere - e che il progetto del nuovo stadio ha a che fare con il settore dei servizi più che abitativo; tuttavia sempre di cemento si tratta e l'ambiente, alla fine, è quello che ci rimette di più. Le forze politiche in consiglio comunale sono pronte a scendere sul sentiero di guerra qualora il piano-progetto di Giuliani & soci dovesse suscitare qualche perplessità, ma sono anche disponibili ad andare a vedere le carte. La sensazione è che, al di là delle critiche, la pista Cipriano è l'unica, al momento, davvero praticabile. Ovviamente Cipriano Costruzioni fa i suoi interessi e questo può anche non piacere, ma così va il mondo e così va la vita. Si può criticare, si può anche protestare e rifiutare - noi per primi preferiamo un bel bosco a una bella piazza o a uno stadio - ma è assolutamente comprensibile che un gruppo economico si muova in base alla logica del profitto. Se a qualcuno non sta bene, prego si accomodi negli ultimi paesi-paradisi del collettivismo.

Dall'altro lato abbiamo la Lucchese Libertas che, come una zanzara, ronza e punge fino a quando qualcuno, infastidito, non provvederà a schiacciarla. E' una metafora, ma è la verità. Hadj sta disturbando coloro i quali hanno già gridato alla vittoria e con i suoi ricorsi, le sue promesse - tutte ancora da mantenere - potrebbe creare molta confusione. Chissà perché Hadj non ha regalato la società durante la riunione fiume con il Comitato, quando ancora si poteva salvare la categoria professionistica. Molti si stanno schierando con la Lucchese Libertas 1905 e non con Fouzi, beninteso, in nome della fedeltà al passato e a un simbolo vecchio di 103 anni. Potrebbe anche accadere che l'anno prossimo, qualcuno si divertirà si fa per dire sui campi della D mentre qualcun altro abbraccerà i tornei di terza categoria o di Eccellenza se tutto andrà bene. La colpa di questo caos è, a nostro avviso, di Fouzi Hadj, che avrebbe dovuto fare ciò che non ha fatto e dire ciò che non ha detto se non in parte e quando ormai non serviva più a niente. Invece va avanti con gli annunci, con le interviste-monologo-confessione in cui, come Hitler nel bunker a Berlino, crede di avere ancora le armate a difenderlo e, invece, è solo senza più nessuno che sia pronto a sostenerlo. L'amministrazione, probabilmente, ha commesso alcuni errori, ma non saremmo a questo punto se chi doveva pagare avesse pagato o, se non aveva soldi, avesse suonato l'allarme gridando, fermate il treno voglio scendere. Speriamo solo che di questa lotta assurda tra poveri del pallone, non abbia a pagarne le conseguenze la città di Lucca.

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