Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Hadj o Grassi? La Lucchese prima di tutto
26/09/2007 15:34
Aldo Grandi - La Nazione
Siamo arrivati a un bivio. E non soltanto perché domenica, al
Porta Elisa, arriva la corazzata Salernitana. Il bivio è rappresentato
anche da quanto sta accadendo sul fronte societario e giudiziario tra
la vecchia gestione, Aldo Grassi per intenderci, e la nuova. E’ vero,
il giudice fallimentare Giuntoli ha dato tempo alle parti fino al 10
novembre per presentare delle memorie, ma è chiaro che a quell’epoca
avrà già in mente, salvo clamorosi colpi di scena, che cosa fare. Entro
il 15 novembre, poi, la decisione finale. Il 6 novembre, all’ex Galli
Tassi, Aldo Grassi dovrà comparire davanti al giudice dell’udienza
preliminare che dovrà decidere se disporne il rinvio a giudizio per i
reati di falso in bilancio e truffa, oppure disporre l’archiviazione
del fascicolo. Non crediamo di andare molto lontano dal vero
ipotizzando un inevitabile rinvio. Se, però, Fouzi Hadj ritenesse
sufficiente una eventuale decisione del genere per annullare gli
eventuali effetti della sentenza del giudice fallimentare, allora si
sbaglierebbe di grosso. A nostro avviso esiste una sola soluzione, non
per il bene di Grassi – la cosa, francamente, non ci tange più di tanto
– né per quello di Fouzi Hadj – al quale, diciamolo pure, teniamo
senz’altro di più – ma per quello della Lucchese Calcio. Questa
soluzione va cercata e trovata nell’accordo delle parti per una cifra
senz’altro inferiore rispetto all’oggetto del contendere. Quantomeno il
plenipotenziario rossonero deve provare ad avere, pur nella rabbia e
nella convinzione di essere vittima, la forza di accantonare
risentimento e la voglia di rivalsa nei confronti dell’avversario. E
addivenire a un compromesso. E se c'è da tirare fuori dei soldi,
pazienza, verrà il tempo per andarseli a riprendere. Non si può, però,
far macinare società, tifosi, città, in questa perenne situazione di
incertezza. Quanto ad Aldo Grassi, farebbe bene a mollare l’assurda
pretesa di volere più di quello che merita. Si accontenti, visto che, a
detta della Guardia di Finanza, la sua gestione è stata tutto fuorché
un limpido esempio di come va portata avanti un’azienda. Fouzi Hadj sta
guidando una nave verso una mèta difficile. Per farlo e per riuscirci
ha bisogno di serenità intorno ai protagonisti di questo tentativo. Lui
per primo. Allora, avanti, la verità è sempre rivoluzionaria e finirà
per dar ragione a chi si è comportato correttamente. Ora, però, bisogna
pensare solo, solamente e soprattutto, alla Lucchese che, come ha detto
più volte Fouzi Hadj, è patrimonio non di Grassi né di Hadj, ma della
città e dei lucchesi.