Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Si apre una nuova era. Il sipario cala definitivamente su Fouzi Hadj
27/08/2008 19:50
Si è aperta, con l'ammissione ufficiale alla serie D della Sporting Lucchese, una nuova era. E, contestualmente, il sipario cala ingloriosamente sulla società Lucchese Libertas 1905 del cardiochirurgo e businessman Fouzi Hadj, ridotta a uno straccio di struttura e costretta, dopo 103 anni di storia, a elemosinare uno straccio di posto in un campionato più o meno anonimo. Giuliano Giuliani è, giustamente, soddisfatto, e con lui l'assessore Lido Moschini, il sindaco Mauro Favilla e il consigliere Giurlani, i tre artefici di una rinascita che ha avuto un inizio pochi mesi fa e che, ci si augura, andrà avanti a lungo. L'avvocato Di Campli spera ancora di essere ripescato in Eccellenza e con lui lo sperano tutti coloro che - ex giocatori rossoneri, calciatori più o meno in auge, tifosi affezionati alle origini - vorrebbero vedere la formazione storica iscritta almeno a un torneo sia pure di secondaria importanza. Lo sperano anche perché il prestigio della società sarebbe, comunque, notevole e il richiamo affettivo altrettanto importante. La proposta di Enrico Luchi a nome di Hadj - poi sconfessata e sconfessato - era ottima a nostro avviso: acquisire, pagandolo, il ramo d'azienda della Lucchese Libertas, dopo un'attenta valutazione del tribunale, e ripartire da zero. Un emissario del presidente Hadj, pare un architetto conosciuto nell'ambiente, ha telefonato a Moschini bocciando Luchi e delegittimandolo. Lo stesso Donato Di Campli è rimasto di sasso nell'apprendere la notizia. Luchi, poi, ha strabuzzato gli occhi incredulo. Questo la dice lunga sulla situazione esistente alla Lucchese Libertas 1905 dove prima o poi si dovrà mettere ordine.
A questo punto si può anche tornare a parlare di calcio giocato e domenica 7 settembre sarà la prima volta della Sporting Lucchese in serie D. Un battesimo di fuoco, probabilmente, come sarà tutto il campionato. Un grande in bocca al lupo a Giancarlo Favarin e a tutta la squadra. Il passato, ormai, è dietro le spalle e a niente serve guardare a cosa sarebbe potuto essere e non è stato. All'origine, ha confessato Ugo Giurlani, pensavamo, tracciando il budget dei prossimi tre anni, di dover restare un paio di anni in serie D, poi promozione in serie C2 (seconda divisione). Ora, però, il gusto e la voglia di provarci hanno fatto scattare una ventata di entusiasmo e chissà che i tempi non possano abbreviarsi. Chissà che impressione farà trovarsi domenica 7 settembre sugli spalti del Porta Elisa. Se pensiamo, poi, all'ultima volta che ci siamo stati... e alla ingiusta contestazione verso Silvio Giusti quando, invece, qualcun altro avrebbe dovuto avere la faccia di sedersi in tribuna e non lo ha fatto. Ecco di nuovo il passato...