Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Presidente Giuliani se ci sei batti un colpo. E possibilmente anche due!

22/09/2008 12:05

 

Aldo Grandi

Due vittorie e due sconfitte. Questo il bilancio delle prime quattro giornate di campionato, questo maledetto torneo nel quale la Sporting Lucchese è finita per colpa di un'unica persona di cui tutti conoscono il nome, ma che nessuno, ormai, a Lucca vuol nemmeno sentir nominare. Si era partiti a mille, quasi con la convinzione che sarebbe stato un cammino tutto in discesa, invece eccoci qua a leccarci le ferite. Il presidente Giuliani (nella foto) non è uno di quelli che ama trincerarsi dietro i se e i ma, né tantomeno mandare avanti gli altri. Anzi. E' uno che è abituato a prendere il toro per le corna e se c'è qualche problema, a risolverlo, o quantomeno a provarci, non appena ne viene a conoscenza. A noi ha dato l'impressione di una persona che non ama essere preso a schiaffi, e siccome di sberle ne ha già prese, in senso metaforico e indiretto, già due, abbiamo netta la sensazione che non voglia andare avanti di questo passo.

Che cosa sta accadendo in casa rossonera? Tre partite in dieci giorni non sono facilmente gestibili da una squadra che non ha fatto la preparazione estiva o ne ha svolto solamente una parte. Ma questo non toglie che in campo nessuno può avere giustificazioni, soprattutto davanti agli avversari. Quindi, la truppa di Favarin deve mettersi in testa che dove non arrivano le gambe devono arrivare l'astuzia, il carattere, la fame di vittoria. Giuliani ha criticato il portierino Costa, reduce da un'esperienza a Pontedera l'anno passato, ma forse ancora troppo giovane e inesperto per sopportare il peso di una responsabilità come quella che gli è capitata. Diventare il numero uno di una squadra che in passato ha avuto gente come Galli, Landucci, Gazzoli, Quironi, Brunner, non è facile. E come lui sono altri i giovani che stanno soffrendo la luce dei riflettori e i desiderata della società e dei tifosi.

Questi ultimi, ieri fuori dallo stadio, mugugnavano. Possiamo capirli. L'anno scorso eravamo a lottare per la serie B - anche se in una società fantasma che è andata avanti con le elemosine dei tifosi e dei suoi dirigenti sportivi e che non ha pagato pressoché nulla di quello che il suo presidente aveva promesso - mentre ora navighiamo in un Porta Elisa pressoché deserto o quasi, con le due curve deserte per ovvi motivi e con un terreno di gioco che, se non fosse stato per il custode e per la nuova socioetà, sarebbe ridotto ancor peggio di quello che è adesso. Basterebbe annusare l'atmosfera che si respira in città tra chi è e era abitiuato a seguire i colori rossoneri, per comprendere quanto sia stato consistente e irreparabile il danno provocato a questa città da Fouzi Hadj.

Bisogna avere pazienza, certo. Ma ripetiamo che quest'anno dobbiamo fare il possibile per uscire da questo pantano. E pensare che sarebbe bastato fallire in corsa, nel campionato passato, per poter fare come ha fatto il Lanciano ripescato. E c'è gente che ancora sta dietro alla Lucchese Libertas che, dicono i bene informati, ha allestito o sta cercando di allestire una squadra per la terza categoria. Roba da vergognarsi, se chi dovrebbe farlo ne avesse il coraggio. L'unica medicina per riportare il sereno e l'entusiasmo tra la gente è il risultato: vincere e soltanto vincere. Ecco perché Giuliani deve cominciare a farsi sentire, perché il pericolo non è aver perso due gare, ma il rischio di assuefarsi a un andazzo mediocre. Lucca questo non può permetterselo. E nemmeno chi l'ha salvata dalla rovina. Ne va della sua immagine. A gennaio ci sarà, eventualmente, modo di rimediare, ma certo che una scossa deve arrivare subito, anche se con la Massese nemmeno si sa se si giocherà, viste le drammatiche condizioni economiche della ex nobile decaduta. Che tristezza assistere a queste discese senza fine. Lucca non merita tutto questo, quando in serie B ci sono Pisa, Livorno, Empoli, Grosseto e in serie A la Fiorentina e il Siena. In Prima Divisione la Pistoiese e l'Arezzo, un gradino più giù Sangiovannese, Carrarese, Viareggio e Prato. Lucca è il fanalino di coda e poteva andare anche molto peggio. Che amarezza gente, che amarezza.

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