Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Paolo Giovannini, un direttore sportivo apparentemente spigoloso e scorbutico, in realtà una persona profondamente calata nel suo ruolo e nella sua professione

15/10/2008 09:25

 

Aldo Grandi

Diciamo la verità: eravamo abituati a Silvio Giusti, direttore sportivo della Lucchese Libertas, un ex giocatore che è stato la bandiera rossonera per molti anni, che conosce non bene, ma benissimo il calcio e la realtà lucchese, un professionista guascone, simpatico, generoso e capace che, per colpa di un presidente incapace, è rimasto scottato e chissà quanto tempo ci vorrà per causticare le ferite. La nuova società, la Sporting Lucchese, ha scelto di affidarsi a un personaggio che, rispetto al predecessore, è completamente diverso: non solo nel fisico e nel pedegree, ma anche nel modo di porsi rispetto agli altri. Paolo Giovannini, per quel poco o nulla che conosciamo e per qual tanto o molto che possiamo intuire, è una persona apparentemente spigolosa, forse persino scorbutica, ma che, in realtà, nasconde una disponibilità sincera anche se sempre prudente, mai eccessiva, mai partigiana. Il diesse della Sporting non ama l'eccessiva confidenza e nemmeno la luce dei riflettori, anche se, per necessità, gentilezza o per scelta, quando glielo chiedono, non si sottrae alle domande più o meno intelligenti, più o meno scontate dei suoi interlocutori.

Giovannini, almeno stando alle nostre impressioni, è un personaggio che ama lavorare dietro le quinte, che è sicuramente, profondamente innamorato del suo lavoro e che alle parole e agli sproloqui preferisce, se non altro per scaramanzia e prudenza, la concretezza dei fatti. Chiamato dai fratelli Giuliani a questa nuova avventura, si è gettato con entusiasmo nella vasca dei pesci... rossoneri scegliendo un tecnico grintoso come Favarin, da lui ben conosciuto e stimato, e una squadra che, almeno fino ad oggi e salvo qualche rara eccezione, ha reso più di quanto si poteva prevedere visto l'inizio piuttosto elaborato e difficile. Giovannini, inoltre, ci pare essere una persona che non si accontenta mai, che pretende risultati tangibili dal suo impegno e da quello dei collaboratori cui si affida. A pensarci bene, per quanto la vecchia Lucchese era impregnata di ex calciatori che avevano indossato la maglia rossonera, la Sporting ha voluto cambiare e voltare pagina. Una scelta non facile, ma, probabilmente, inevitabile. La scommessa di Giovannini, e non solo sua, è di conquistare la promozione in C2 o seconda divisione al primo colpo: ogni altro risultato sarebbe un fallimento. Lui lo sa e, forse per questo, aspetta, prima di promettere, la sicurezza di poter mantenere.

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Gazzetta Lucchese ai blocchi di partenza: grazie a chi, in tutti questi anni, ci ha voluto bene

E' stata una bella presentazione. Grazie alla capacità di Samuele Cosen ...

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Giovedì ore 12 agli Orti di via Elisa nasce la nuova Gazzetta Lucchese

Il momento clou è arrivato. Giovedì 30 agosto alle 12 al ristora ...

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Morto un gallo, ne resta un altro...

Okay. Bruno Russo ha deciso e, appoggiato dalla società, ha scelto di t ...

auto bielle