Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Giuliano Giuliani ha ragione: il passato è passato ed è arrivato il momento di voltare pagina, ma le emozioni non sempre si cancellano in un attimo come se fossero un errore ortografico

16/12/2008 10:56

Giuliano Giuliani, presidente della Sporting Lucchese, ha ragione. Domenica, subito dopo la gara vinta con il Deruta, prima di lasciare lo stadio, si domandava che cosa aspettano i tifosi a tornare sugli spalti del Porta Elisa. A chi, come chi scrive, gli faceva notare che ci vuole del tempo, ha risposto, più o meno, così: "E' ora di ricominciare, non si può restare attaccati al passato. Siamo primi in classifica con sette punti di vantaggio, che cosa si vuole di più? Noi abbiamo mantenuto le promesse, perché i tifosi non seguono la squadra come una volta?".

Una domanda legittima, onesta, sincera. Alla quale dovrebbero rispondere tutti i sostenitori rossoneri, uno ad uno, spiegando il perché e il percome di questa lontananza o, in caso contrario, della rinnovata vicinanza. Giuliani è una persona che ha l'abitudine di badare alle cose concrete, di non perdersi in fronzoli, di non ostentare ciò che ha o che è, ma di conservare una naturale riservatezza e il rispetto delle competenze altrui. Tuttavia è anche uno, come si dice da queste parti, un po' fumino e quando sbotta, sbotta sul serio. Non riscuote, a quanto pare, unanimità di simpatie, ma non c'è da meravigliarsi. I plebisciti stanno alle dittature come la contestazione sta alle democrazie.

Per quale motivo, dunque, i tifosi non accorrono allo stadio numerosi? E' una bella domanda, alla quale non è facile rispondere generalizzando. Probabilmente una delle ragioni è che non è stata ancora smaltita la delusione - umana e sportiva - per la fine della Lucchese Libertas 1905. E si badi bene, non è certo nostalgia, ma l'amara consapevolezza di essersi sbagliati. In tutto o quasi. Detto questo, però, basta con le autoflagellazioni, Di Fouzi Hadj, ormai, non restano che le ceneri, un uomo che ha fallito in tutto e che, oltre che con gli altri, ha fallito prima di tutto con se stesso: in questa storia di ordinaria desolazione, egli, non lo si può negare, ha investito e perduto milioni di euro, reputazione, immagine, presumibilmente anche il sonno e la serenità. La colpa, però, è solo sua.

In realtà quello che hanno vissuto, in primis l'autore di queste righe, i tifosi è un lutto vero e proprio, che ha bisogno, per essere superato, di essere elaborato. Ci vuole e ci vorrà del tempo, anche se, lasciatecelo dire, siamo sulla strada giusta. Il fatto è che la Lucchese Libertas era anche il volto dei suoi giocatori, le amicizie, l'affetto, le simpatie, erano i nomi di Lido e Alvaro, del professor Tambellini, di Ciccio Bellucci e Piero Braglia, di Magli e Giusti, di Simoni e Landini, di Fulvio Pea, dei custodi del campo, di Masini e Carruezzo, di Deoma e De Simone, di Renzetti e Scalise, di Magnani e Guidi, di Brunner e Di Gennaro, di Bonfanti, della segretaria Roberta e delle sue colleghe, degli amici Bubbi e Kutufà. Tutti, e sicuramente l'elenco è incompleto, travolti dallo tsunami Hadj.

Le emozioni non si cancellano con un colpo di spugna, non sono errori ortografici. Detto questo, non ci si può, però, nemmeno nascondere dietro l'amarezza e prenderla a giustificazione per non ricominciare. Anzi. E' venuto il momento di rialzare la testa e di mettersi alle spalle il passato più o meno recente e cocente. Nessuno, in fondo, ha da rimproverarsi qualcosa perché tutti, comunque, hanno creduto e sperato in buona fede. Adesso è giunta l'ora di ripartire e non potrebbe esserci momento migliore: primi in classifica e con sette punti di vantaggio. Che cosa si vuole di più? Solo chi cade, del resto, può risorgere. E la Lucchese sta percorrendo con grande dignità la sua personale Via Crucis, fatta di sofferenze, certo, ma anche di grande passione e di altrettanta virtù. Questa è la realtà ed è questo che conta. Il resto, solo sono giustificazioni che hanno fatto il loro tempo.

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Gazzetta Lucchese ai blocchi di partenza: grazie a chi, in tutti questi anni, ci ha voluto bene

E' stata una bella presentazione. Grazie alla capacità di Samuele Cosen ...

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Giovedì ore 12 agli Orti di via Elisa nasce la nuova Gazzetta Lucchese

Il momento clou è arrivato. Giovedì 30 agosto alle 12 al ristora ...

Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Morto un gallo, ne resta un altro...

Okay. Bruno Russo ha deciso e, appoggiato dalla società, ha scelto di t ...

auto bielle