Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

La pratica Gavorrano è archiviata. Ora la sfida è far tornare i tifosi al Porta Elisa

03/03/2009 06:40

Il presidente della Sporting Lucchese Giuliano Giuliani ha detto che i punti di vantaggio sul Gavorrano, dopo la sconfitta esterna dei maremmani di domenica, non sono 13 come dice la classifica, ma 16 perché nella sfida al Porta Elisa i rossoneri vinceranno sicuramente. Giuliani sta simpatico anche perché non ama nascondersi dietro false ipocrisie. E' uno che dice le cose in faccia e che si arrabbia quando non vanno come vorrebbe. E, tuttavia, abbastanza intelligente per sapere quando è il momento di pigiare sull'acceleratore e quando, invece, è il caso di alzare il piede dal pedale: e questo non significa necessariamente dover frenare. Diciamo che Giuliani ha una simpatica furbizia che gli fa dire quello che basta per farsi capire e non gli fa pronunciare quello che, all'opposto, lo farebbe diventare antipatico.

Il Gavorrano, ormai, è lontano anni luce. La doppia batosta consecutiva gli ha segato le gambe. Sarà duro trovare delle protesi per riprendere l'inseguimento, ancora di più rimettersi a correre con le proprie. Sporting Lucchese, quindi, virtualmente promossa nel calcio professionistico. Giuliani è contento, questo sì, ma il suo più grosso sasso nelle scarpe è quello che conduce diretti alla constatazione che il pubblico al Porta Elisa è sempre lo stesso, nonostante i risultati straorinari della squadra. Ha ragione? Secondo noi ne ha da vendere. Però è necessario fare un passo indietro e provare a ricordare quando la Lucchese giocava nelle categorie minori quanta gente la seguiva. Ebbene, non crediamo di dire delle assurdità se, in una situazione analoga a quella attuale, e cioè con la promozione già assicurata, gli spettatori sarebbero stati di più. Stiamo parlando degli anni Ottanta, una vita fa, quando l'entusiasmo era alle stelle anche quando si vinceva in serie D o in C2. Perché adesso non è così? Forse perché la gente è diventata, ormai, troppo 'scafata' e non si fa prendere dall'emozione? Forse perché disillusa? Forse perché ha qualcosa di meglio a cui pensare e fare la domenica?

Non è facile rispondere a queste domande. Elaborare la perdita della Lucchese Libertas 1905, elaborare e metabolizzare una storia lunga 103 anni non è una cosa semplice e resta sempre, nel profondo, l'attaccamento alla memoria sportiva collettiva. Ecco perché siamo convinti che la gente tornerà, piano piano, ma tornerà, non appena Giuliani riuscirà a riportare sulle maglie dei giocatori quel simbolo tanto caro a tutti, tifosi in primis, che potranno così riallacciare il loro rapporto affettivo con il passato. Giuliani, questo lo ha capito e acquisterà il simbolo della Pantera rossonera, nome e avviamento inclusi. Dopo, però, non ci sarà più alcuna scusa e le scritte sui muri che dichiarano amore solo verso la Lucchese Libertas 1905 dovranno essere cancellate. Infine una parola al presidentissimo rossonero: caro Giuliani, probabilmente non farai, grazie ai tuoi giocatori e al Gavorrano, la micidiale passeggiata da Borgo San Lorenzo a Lucca, ma, qualcosa, un'altra promessa in alternativa, per festeggiare l'anticipata promozione la deve fare. Non ci si può nascondere così. Lucca vuole una festa per il ritorno alla vita sportiva. Se lo merita? Forse no, ma i suoi mille tifosi, gli appassionati dei colori rossoneri, lei stesso sì.

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