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Giuliani conferma Giovannini e Favarin, ma il futuro della squadra è a cavallo tra la voglia di vincere ancora e quella di aspettare gli eventi. Non esistono, però, alternative: questa squadra, suo malgrado, è condannata a vincere anche l'anno prossimo se vuole conservare prestigio e acquistare pubblico

18/03/2009 09:12

Giuliano Giuliani, presidente della Sporting Lucchese, ha detto a chiare lettere che Favarin e Giovannini resteranno dove sono, ossia a fare il tecnico e il direttore sportivo della squadra che sta vincendo alla grande il campionato di serie D. "E chi oserebbe toccarli?" ha detto. Esatto: chi oserebbe rimuoverli dalla carica che occupano dopo quello che hanno fatto quest'anno? Tutti d'accordo dunque, i due personaggi che viaggiano sempre a luci spente per non finire sotto i fanali abbaglianti della cronaca sportiva, guideranno anche nella stagione 2009-2010 la carovana rossonera nel campionato professionistico di Seconda Divisione. Era quello che violevamo sentir dire dal presidente e che costituisce il primo mattone su cui fondare l'ennesima ripartenza alla caccia della Prima Divisione.

Qualcuno ha scritto e detto, a nostro avviso anche fondatamente, che il futuro rossonero dipende dai progetti che il Comune vorrà approvare, stadio e cittadella dello Sport in primis. In sostanza, se Giuliani e Valore potranno realizzare il loro sogno, allora ci si potrà attendere una squadra da primi posti, altrimenti saremo costretti a vivacchiare a centro classifica e, magari, sperare in un posto nei play-off. Giuliani ha già smentito di aver mai parlato di due squadre e di due obiettivi. In entrambi i casi ha specificato che si tratterà, comunque, di un consolidamento. Ebbene, a costo di sembrare asfissianti e mai contenti, la verità è soltanto una: l'anno prossimo dovrà essere un anno non di transizione, ma di definitiva risalita al posto dove la Lucchese è stata abbandonata dall'incoscienza, insipienza, ignoranza, presunzione di un businessman che di business aveva ben poco. Giuliani, quando ha preso la Sporting sollevandola dal fango in cui era caduta, ha fatto un passo dal quale, conoscendone un po' il carattere, non potrà facilmente tornare indietro.

I Giuliani hanno carattere, affidabilità, senso degli affari, sono stimati e considerati, dicono anche che non fanno mai il passo più lungo della gamba, ma, soprattutto, non amano perdere. Fino ad oggi Giuliano Giuliani ha conosciouto il lato bello del calcio, le vittorie, ma prima o poi arriveranno, se la sua avventura continuerà, anche momenti più difficili. Pensare di allestire una squadra meno robusta in caso di mancata costruzione dello stadio, è una pura follia. Anche perché la gente è tornata a credere e ad avere fiducia e non può sentirsi nuovamente dire che gli obiettivi sono calati. Se la Sporting Lucchese vuole riportare la gente allo stadio, deve dare - e ha già dato moltissimo - sperando di ricevere dai tifosi quell'affetto che, indubbiamente, si sta guadagnando sul campo. Stadio o non stadio, Giuliani sa bene com'è fatto: partecipare è bello, vinvere lo è di più. E siccome l'uomo non ha certo nel suo Dna la parola perdente, dubitiamo che l'anno venturo allestirà una squadretta destinata a vivacchiare ai margini del campionato. L'attuale società, Valore permettendo, ha preso un impegno non solo sportivo, ma anche affettivo. Lasci perdere i ricatti e dia, intanto, perché importante, sempre, è essere a credito, per poter poi sperare in un saldo positivo.

A. G.

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