Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Ora basta: a Giuliano Giuliani possiamo e dobbiamo solo dire grazie per aver salvato la Lucchese dalla sua scomparsa. E' ora, invece, di mettere da parte le polemiche intestine e tornare a far rivivere come una volta gli spalti del Porta Elisa
31/03/2009 22:16
Giuliano Giuliani ha acquistato il vecchio marchio Lucchese
Libertas per 51 mila euro. Ad esso, a parte simbolo e nome, vanno
aggiunti numerosi sacchi neri di quelli usati per la nettezza urbana,
pieni zeppi di maglie (usate), scarpette, calzettoni, pantaloncini,
qualche mobile più adatto a un falò che a una scrivania, alcuni palloni
di quelli, per intendersi, che Ristori della Errea regalò alla squadra
quando Brunner era costretto, ricordate la gara con il Sassuolo in
casa, a scaraventarne uno fuori dallo stadio perché sgonfio da fare
schifo. Ecco, sapevamo tutti che la Lucchese Libertas del signor Fouzi
Hadj non aveva nemmeno i palloni per allenarsi né per le partite,
eppure quella storia dei soldi bloccati a Montecarlo ce la siamo bevuta
tutti. O quasi. In realtà il buon vecchio Hadj si era semplicemente
rotto le scatole di tirar fuori i soldi e ha finito per infinocchiare
quelli che lo circondavano e quelli che ci avevano creduto. Soltanto
che, alla fine, è rimasto infinocchiato anche lui, perché,
evidentemente, quelli che, in Svizzera, avrebbero dovuto dargli altri
soldi, avevano capito che la Lucchese stava diventando un giocattolo
troppo costoso e, soprattutto, senza alcun guadagno come, invece,
all'inizio qualcuno aveva pronosticato troppo avventatamente.
Pensavo anche a questo, questa mattina davanti al tribunale in
via Galli Tassi, nel momento in cui Giuliano Giuliani, presidente della
Sporting Lucchese, ha perso la pazienza: "Ho speso fino ad oggi 1
milione 400 mila euro per la Lucchese, ne ho spesi 50 mila per comprare
questa coppa e questo marchio e l'ho fatto, sia chiaro, soprattutto per
voi tifosi. E adesso mi devo sentir dire da qualcuno che aveva
preferito andare a veder giocare la Lucchese Libertas in terza
categoria piuttosto che la Sporting in serie D. Non solo. Fino a qui
potrei anche capire l'aspetto emotivo, ma quello che non posso
accettare è che mi si venga a dire che fino a settembre certi tifosi
non verranno allo stadio. Allora sapete cosa vi dico? Che è meglio che
stiano a casa. Se non ci fposse stata questa società, adesso la
Lucchese sarebbe davvero in terza categoria e se siamo arrivati a
questo punto la colpa e la responsabilità sono di una persona sola e
tutti sanno chi è. Noi abbiamo fatto tutto quello che ci eravamo
riproposti: abbiamo vinto il campionato, abbiamom ripreso il marchio,
siamo tornati in un solo anno in C2 e se tutto andrà bene potremo,
chissà, anche ritornare in C1 e sarebbe stato azzerato il tremendo gap
che ci siamo portati dietro. Certi discorsi, quindi, m i fanno ridere
per non dire peggio.
Un lungo sfogo. Onesto, sincero, dettato dall'amarezza di non
vedersi apprezzato per tutto ciò che ha fatto per salvare la Lucchese
e, in effetti, Giuliani & soci molto hanno fatto e stanno facendo
per i colori rossoneri. Lo hanno fatto per interesse? Va bene, ma
almeno lo sappiamo e, comunque, hanno fatto tutto quello che hanno
detto ancor prima di avere qualunque garanzia se non, forse, verbale e
tutti sanno come verba volant e scripta manent. La gente sembra
storcere il naso, fa la schizzignosa come se dovesse sobbarcarsi chissà
quale sforzo per accettare questa società. La città può soltanto dire
grazie alla famiglia Giuliani, comunque vada. Non c'è bisogno di essere
di destra o di sinistra, favorevoli o contrari al nuovo stadio, per
capire che senza Gabriele e Giuliano Giuliani a quest'ora avremmo fatto
la fine della Massese o saremmo scomparsi definitivamente dal calcio.
Quindi è venuto il momento di dire basta e di dimostrare di
saper usare non solo il cuore, ma anche il cervello. Anche chi scrive
ricorda benissimo la difficoltà, a inizio torneo, di riuscire a
dimenticare la Lucchese Libertas e ciò che gli ultimi tre anni avevano
rappresentato in termini di emozioni, speranze, gioie e amarezze. Ma il
tempo e la simpatia di questo gruppo guidato da una coppia di persone
umili come Favarin e Giovannini, hanno in parte reso più facile
riprendere ad avere fiducia, anche se, alla fine, Lucchese o Sporting,
Sporting Lucchese o Lucchese Libertas, sempre della squadra rossonera
si tratta. Ecco, vorremmo che i tifosi, tutti, indistintamente,
cogliessero l'occasione, per la gara di sabato, di mettere da parte
polemiche e ripicche per tornare, tutti insieme, a far rivivere la
curva e il Porta Elisa.
Al. Gra.