Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Una sconfitta che non fa male. Ora sotto con il Ponsacco, ma Favarin dia una strigliata ai suoi
19/04/2009 21:53
Una sconfitta che non fa male, ma che ha fatto drizzare i
capelli in testa - se li avesse - a Giancarlo Favarin, che non ama
perdere, ma, soprattutto, non ama perdere male e in questo modo. C'è
chi dice che il mister sia un tipo comprensivo, in particolare verso i
giovani e chi, invece, sostiene che al termine della gara le parole
sono state non solo pietre, ma macigni. Favarin non ha gradito
l'atteggiamento e la prestazione di coloro che avrebbero dovuto
dannarsi l'anima per dimostrare di meritarsi il posto, ma,
evidentemente, non ci sono riusciti. "Un'altra occasione non
l'avranno", pare abbia detto il tecnico rossonero. Una minaccia che
suona come una promessa per cui, se le cose stanno così, c'è da pensare
che giocatori copme Francone, Michelini, Marco Mariotti, Biviglia, lo
stesso Panepinto fattosi espellere stupidamente, potrebbero non avere
futuro in maglia rossonera. Peccato, perché la gara contro la Fortis
Juventus era davvero una chance niente male, solo la prima, inoltre, di
altre cinque partite che avrebbero potuto rappresentare l'occasione
della vita o giù di lì, per coloro che, fino ad oggi, hanno giocato
poco o niente.
E, invece, sono stati i vecchi, si fa per dire, Scandurra su tutti,
a portare la croce e a mostrare grinta e carattere. Per carità,
invitiamo Favarin a non fare drammi, ma a strigliare, questo sì, questi
ragazzi che hanno bisogno non solo di giocare, ma, in particolare, di
crescere. E non solo sotto il profilo sportivo. Una citazione a parte
la vogliamo fare proprio per Gabriele Scandurra, giunto al suo 21°
centro stagionale: il suo secondo gol è stato bellissimo e il ragazzo
ha dimostrato qui a Lucca di essersi rigenerato. Evidentemente l'aria
di casa gli ha fatto bene. L'anno prossimo, inutile anche dirlo, sarà
riconfermato. Ora pensiamo alla gara di domenica contro il Mobilieri
Ponsacco. Per il resto, Giuliano Giualiani ci faccia sapere, il prima
possibile, la rotta della navicella rossonera. Non abbiamo dubbi che se
sarà lui a tracciarla, allora possiamo stare tranquilli.