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Il punto di Aldo Grandi

Lucchese, un anno da incorniciare: pagelle per tutti e, poi, anche un chi va e chi resta in una sorta di totomercato anticipato

19/05/2009 16:24

Campionato finito, viva il campionato. Che riprenderà, se tutto va bene, poco dopo la metà di agosto, ma sarà, finalmente, un torneo professionistico nel quale e grazie al quale si respirerà un'atmosfera sicuramente ed emotivamente più intensa. Ora che tutto è over, lasciamo stare la poule scudetto che, ci auguriamo, porterà la Lucchese a giocare la finalissima allo stadio Flaminio a Roma, è arrivato il momento di dare le pagelle. Complessive e a tutti. Cominciamo, quindi, la carrellata:

Giuliano Giuliani: 8 Sia quando parla poco sia quando si lascia andare ad esternazioni non proprio ortodosse, dimostra di essere un sanguigno che odia l'ipocrisia, ma che, ancora, non apprezza completamente la sincerità. Unico difetto: un po' permaloso, ma ce ne fossero di presidenti così.

Paolo Giovannini: 8 (nella foto) Non ha sbagliato un colpo. O, anche se qualche giocatore ha reso meno del previsto, ce n'è stato qualcun altro che ha reso ben più delle più rosee previsioni. E' in gamba, modesto, competente, non fa mai il passo più grande della gamba, non prende per i fondelli i giocatori e, soprattutto, è uno che ci mette sempre la faccia. Un difetto: vede spesso congetture e complotti dove non ci sono.

Giancarlo Favarin: 8 Ha portato una serie di giocatori, giovani e vecchi, a essere una squadra e, poi, anche un gruppo. Affiatato e unito. Ha vinto non solo perché aveva la squadra più forte o quasi, ma perché non ha mai mollato e ha capito, da subito, che questa era la sua grande occasione. Il treno è passato e lui ci è salito sopra. E' sincero, onesto, umanamente valido, un papà un po' burbero, ma sempre pronto a comprendere. Questo, almeno, in pubblico. In privato, dicono, è anche... peggio. Un difetto: ha perso un po' di impulsività e certe volte viaggia con il freno a mano tirato.

Matteo Costa: 7 Ha cominciato male, con troppe indecisioni, poi si è ripreso e ha mostrato di essere utile alla bisogna. Non può restare, questo è poco, ma sicuro. E non resterà.

Gianmarco Lenzi: 7,5 Chiamato a sostituire Costa, non si è tirato indietro e ha accettato il rischio. Poteva bruciarsi, si è salvato. E, ora, addirittura Giovannini parla di partire con lui in C2. Un bel balzo, ma azzardato.

Alessio Mariotti: 7,5 Grintoso, bravo, disposto al sacrificio sostituisce anche Venturelli come centrale. Giocatore di categoria superiore. Da confermare.

Dario Bova: 7,5 Sicuro, calmo e mai esagerato nei suoi interventi. Anche lui ha buone chance di essere qui la prossima stagione.

Carmelo Di Paola: 7 Questo ragazzo ha fatto il proprio dovere in sordina, senza tanti clamori, ma dimostrando molta umiltà e predisposizione alla sostanza.

Emanuele Venturelli: 7,5 Roccia. Una specie di enorme scoglio capace di arginare l'onda. In serie D passeggia, ma dimostra tanta umiltà nel calarsi in una nuova realtà. E' lucchese, resterebbe anche con una gamba sola. La società vorrà puntare su di lui? Esiste, con Giuliani, un patto sulla parola, per cui nessun dubbio: sarà ancora in rossonero.

Diego Vannucci: 7,5 Gioca sulla fascia sinistra in un ruolo non suo, ma muigliora di gara in gara dimostrandosi volenteroso e voglioso di arrivare. Favarin lo vuole con sé anche l'anno venturo, lui resterebbe di corsa. L'ultima parola spetta a Giovannini.

Manuel Pera: 8,5 La vera rivelazione dell'anno. Tecnicamente dotato, ancora un po' leggerino, ma ha ampi margini di miglioramento. L'importante è che non si monti la testa e, vista l'età non più acerba, che si applichi con dedizione e autodisciplina. Voci di corridoio lo danno come già ceduto al Rimini con possibilità per la Lucchese di tenerlo un altro anno. Fandonie? Un consiglio: se difficile è sbarcare nel pianeta calcio che conta, ancora più facile è sparire come una meteora.

Gabriele Scandurra: 8,5 Vero e proprio bomber di razza. Segna a raffica anche se vive un breve periodo di appannamento che lo porta in panchina, ma da cui si sveglia subito. Fisico possente, grande lottatore, tiene alta la squadra e protegge bene la palla. Forse dovrebbe essere più preciso. Per qualcuno è un po' troppo indipendente, ma sulle qualità atletiche e umane non si discute.

Alessandro Galli: 8 Inizia male, stenta a carburare, dice che non deve dimostrare nulla a nessuno e, alla fine, ha ragione lui. Bravo a reggere sulle spalle i periodi più delicati, invero piuttosto pochi, della squadra. Resterà a Lucca. 

Francesco Mocarelli: 7 Fino alla partita con il gavorrano è capace di prendere in mano le redini del gioco rossonero, anche se alterna una costante applicazione ed efficacia a qualche imprecisione di troppo in fase di appoggio. A Gavorrano si rompe e resta fuori fino alla fine. Riprende con vigore alla penultima giornata e si chiama dentro per la corrida della poule scudetto.

Marco Mariotti: 5,5 Il lungo infortunio ne vanifica la volontà di mettersi in mostra. Peccato. La società contava molto su di lui, ma quando torna nuovamente in campo non riesce a meritarsi la riconferma. Una stagione deludente e tanta sfortuna.

Riccardo Belluomini: 7,5 Fino all'infortunio è il bomber con il punteggio più alto, segnando sempre anche partendo dalla panchina. Uno su cui si può puntare senza timore di restare fregati. Prezioso anche in C2 partendo dalla panchina.

Antonio Meola: 5 Ha deluso, ma non è solo per colpa sua. Certo, da lui ci si aspettava di più.

Dario Degli Esposti: 6 Finché c'è stato non ha demeritato. Verso la non riconferma.

Adriano Panepinto: 6 Poco spazio all'inizio, si guadagna qualche gettone in più grazie agli infortuni e si guadagna il pane. Scarse, tuttavia, le possibilità di riconferma.

Cheick Merai Chadi: 7,5 Metronomo del centrocampo, soprattutto, all'indomani dell'infortunio di Mocarelli. Bravo, diligente, ordinato, educato e, cosa da non sottovalutare, fedelissimo di Giovannini al quale, quando lo ha cercato nell'estate 2008, ha detto sì senza nemmeno sapere in quale categoria avrebbe giocato. Confermato senza ombra di dubbio.

Nico Biviglia: 6,5 Ragazzino promettente che corre molto e sa adeguarsi alle necessità della squadra. Ha ancora molto da imparare e altrettanto tempo per crescere. Da tenere come rincalzo o da inviare a fare esperienza da qualche parte.

Francesco Inglese: 6 In estate se ne parlava come del nuovo Renzetti. In realtà è assai più modesto anche se molto volenteroso. Quando è stato chiamato, ha sempre risposto presente.

Luis Carloto: 7 La società ha sforato il budget previsto anche per acquistarlo per sostituire Mocarelli. Si è ambientato con facilità, mostrando in campo di avere le caratteristiche giuste per costruire una robusta diga di contenimento. Probabile riconferma.

A. G.

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