Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Buona la prima, ma ora serve una conferma. Sarà così per tutto l'anno se si vuole agguantare il sogno di Lucca sportiva

24/08/2009 20:11

Voilà. La prima è andata non bene, benissimo. Certo, un po' di crepacuore per quella maledetta sfera che non ne voleva sapere di entrare, ma, alla fine, il tacco de Dios di Scandurra - non alla pari dei più famosi colpi di Mancini, Crespo o del dottor Socrates, ma ugualmente importante per i colori rossoneri - ha fatto la differenza.

Fondamentale era partire con il piede giusto e così é stato, proprio come si auguravano tutti, da Favarin a Giovannini a Giuliani. La Lucchese, adesso, é lassù, sia pure per una sola giornata, la prima, che ha il valore che ha, ma sempre meglio davanti che a rincorrere. Bassano e Gubbio sono già lì, toste e caparbie, non sarà facile averne ragione, ma il campionato, come dice il Paolo diesse rossonero, non é una corsa in velocità, ma una corsa a tappe, dove serve la resistenza più che lo scatto bruciante.

Il Poggibonsi non é stato avversario granchè cattivo né pericoloso, tant'é vero che Lenzi stato pressoché inoperoso per tutto l'arco dei novanta minuti. Si é visto, in sostanza, il medesimo copione della stagione passata, con i rossoneri a spingere e a creare occasioni e gli avversari a cercare di difendersi e non prenderle. Poi, come già accadeva allora, ecco il solito gol sblocca risultato.

Scandurra aveva segnato 23 gol in serie D, vedremo se saprà ripetersi in C2. Domenica prossima c'é la Giacomense in quel di Ferrara. La squadra emiliana reduce da un pareggio centrato, tra l'altro fuori casa, farà di tutto per rendere la vita difficile alla corazzata Lucchese. Questa, tuttavia, dovrà vincere per forza perché ne ha sia i mezzi sia le potenzialità. E' vero, nemmeno il tempo di gioire per una vittoria che ecco subito la necessità di una riconferma. Sarà così per tutte le partite e in tutte le settimane. In questo momento, così come in questa stagione, non ci dovranno essere passi falsi da parte di nessuno: l'occasione é troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: il calcio che conta, la C1 almeno, é lì, basta allungare una mano per toccarla.

Manca soltanto un ingrediente: un numero ancora maggiore di tifosi che sappiano apprezzare non solo il buon calcio degli esteti, ma anche la sostanza di chi vuole rimediare alle bestialità commesse da altri in tempi recenti. Altre cose da dire non ce ne sono, quando si vince, bisogna battere il ferro finché é caldo. Quest'ultimo, del resto, pare sia l'unico dato certo di questo inizio stagione.

A.G.

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