Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Tra Comune, Green Soccer e Lucchese Libertas chi ha interesse a far scoppiare una guerra?
11/11/2009 04:26
Dopo le polemiche suscitate dal precedente articolo di questa rubrica a proposito della presunta guerra annunciata tra Comune di Lucca e Green Soccer di Vittorio Tosto sul futuro del centro sportivo Sandro Vignini alla luce del progetto per la ristrutturazione del Porta Elisa, è necessario procedere a una seconda puntata. Nessuna smentita, per carità, ma un indispensabile aggiornamento alla luce delle reazioni arrivate dai diretti interessati. Innanzitutto la Lucchese Libertas. Il presidente Giuliano Giuliani non è entrato nella querelle, ha mantenuto una posizione di attesa e, seppure non interpellato, ha evitato ogni commento. Comunque sia in passato c'è stato un abboccamento molto amichevole e informale con cui sia il numero uno rossonero sia Vittorio Tosto, socio di maggioranza della Green Soccer che ha in uso la struttura di via dello Stadio, si sono promessi di non incrociare mai le spade proprio perché i rapporti di vicinato e di correttezza non vogliono non solo le guerre, ma nemmeno le battaglie.
Quanto al Comune di Lucca, l'assessore allo Sport Lido Moschini si è limitato a dire che il Comune si affiderà al proprio ufficio legale. Quest'ultimo, è bene precisarlo a scanso di equivoci, è parte integrante della struttura e difende, regolarmente stipendiato come un qualunque altro dipendente pubblico, gli interessi dell'ente di Palazzo Orsetti. Se scoglio c'è e ci sarà tra Vittorio Tosto e il suo avvocato Anastasio e l'amministrazione Favilla, esso riguarderà solo e soltanto l'aspetto economico. In altre parole il Comune rivendica il diritto di poter disporre della struttura liberamente poiché la concessione era stata fatta con la vecchia Lucchese, poi fallita, di Fouzi Hadi e non con la Green Soccer. Quest'ultima, invece, trovando concorde la curatela fallimentare del dottor Giannecchini di Viareggio, sostiene di avere la legge dalla propria parte e respinge al mittente ogni pretesa del Comune. E' chiaro, visti i tempi della giustizia penale e civile nel nostro Paese, che una eventuale causa non gioverebbe a nessuno, tantomeno al Comune visto che andrebbe avanti per anni mentre il progetto per il nuovo look del Porta Elisa non può aspettare che pochi mesi, non certo anni.
A questo punto c'è da giurarci che le parti, a cominciare da Palazzo Orsetti passando per Vittorio Tosto con Giuliani che attende alla finestra, dovranno trovare un accordo e hanno tutto l'interesse a spegnere ogni fuoco sul nascere. Sicuramente c'è un problema di soldi. E poiché, notoriamente, il Comune non ha un euro, ecco che l'intervento della Lucchese Libertas, a fronte di un investimento annunciato di oltre 40 milioni di euro, potrebbe metterci una parola buona. Vittorio Tosto non ama i litigi in campo, figuriamoci nei propri interessi extracalcistici. L'assessore Moschini e il sindaco Favilla altrettanto. La Lucchese, per comprensibili e ovvie ragioni, idem quindi c'è da pensare e da augurarsi che si proceda, nelle segrete stanze, ad una intesa che salverebbe capra e cavoli ed eviterebbe spiacevoli strascichi giudiziari e di immagine.