Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Eliminati sì, ma con il rispetto degli avversari e la consapevolezza di averci provato fino in fondo
08/10/2009 00:09
La Lucchese delle cosiddette, ma a torto, seconde linee, ha
sfiorato il colpaccio nella gara disputata ieri sera ad Arezzo davanti
a un pubblico di poche centinaia di persone che, però, hanno assistito
a una gara ricca di agonismo e di emozioni. Compresa, ovviamente, la
lotteria dei calci di rigore. Favarin aveva schierato una formazione
largamente diversa da quella vittoriosa con il Gubbio. Del resto
nessuno, in società, aveva fatto mistero che la Coppa Italia
interessava poco o niente. Aggiungendo, però, che chi fosse andato in
campo ce l'avrebbe messa tutta per ben figurare. Ebbene, così è stato.
I rossoneri, complimenti a tutti, hanno fatto il loro dovere, giocando
alla pari con una squadra di categoria superiore. Il gol di Scandurra
aveva, addirittura, illuso, ma la doccia fredda è arrivata improvvisa
quando, ormai, mancavano poco più di dieci minuti alla fine. Il primo
tempo supplementare è stato appannaggio della Lucchese, che non ha mai
dato la sensazione di essere in balìa degli avversari né di avere alcun
timore reverenziale. Tutt'altro. Il secondo tempo supplementare ha
visto una leggera supremazia dei padroni di casa, ma nessun predominio
netto. Sono arrivati, infine, i calci di rigore e i giocatori
rossoneri, salvo Taddeucci che continua a stupire chi non lo conosce,
hanno commesso errori imperdonabili. Lenzi, del resto, aveva almeno
parato un tiro e riportato la parità. Pazienza. E' andata,
probabilmente, come doveva andare. I rossoneri hanno perso, ma hanno
meritato l'onore delle armi.
Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Gazzetta Lucchese ai blocchi di partenza: grazie a chi, in tutti questi anni, ci ha voluto bene
E' stata una bella presentazione. Grazie alla capacità di Samuele Cosen ...
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