Punto guadagnato o punto perso sempre punto è e, per fortuna, in più per la classifica

14/10/2009 19:33

Un punto guadagnato o due punti persi? Il bicchiere è meglio mezzo vuoto o mezzo pieno? Essere o non essere questo è il problema. Dubbi, tremende disquisizioni esistenziali, problematici quesiti di natura piuttosto esosa rispetto alle vere, concrete, necessità della vita quotidiana. Ma tant'è. Il calcio è anche questo farsi delle masturbazioni mentali con la consapevolezza di stare trattando dei massimi sistemi. A noi il risultato di domenica tra la Lucchese e la Sangiovannese non fa né caldo né freddo. Nel senso che non ci passa nemmeno per la testa, così come non ci è passato al 90' ossia a fine gara, di porci una qualsivoglia domanda che non fosse quella di prammatica in questi casi: cosa hanno fatto le dirette inseguitrici? Perché un punto, perso o guadagnato che sia fa, sempre e comunque, classifica, con la differenza che se lo hai preso, vai avanti di una casella, se lo hai perso, resti dove sei. Certo, ben altre platee e altre atmosfere avevano vissuto e respirato i protagonisti, tifosi e calciatori, dei derby recenti tra le due formazioni toscane. In C1 ci sono stati scontri memorabili, quasi sempre pareggi, ma che lotta e che determinazione. Oltre alla solita, consueta invasione rossonera a San Giovanni Valdarno. Adesso entrambe le compagini sono in C2 ed ambedue mirano a qualificarsi per i play-off. La Lucchese è avanti, molto avanti, ma la Sangiovannese può ancora recuperare. La truppa di Favarin deve fare la corsa solo su se stessa. Guardare agli altri significherebbe lasciarsi condizionare e, inevitabilmente, a farsi, magari, anche raggiungere e superare. No. La Lucchese di oggi è una corazzata veloce che non deve mollare e anche quando non brilla, ma porta a casa del fieno in cascina, essere orgogliosa di ciò che ha fatto. Il presidente dice che è stata la Lucchese più brutta? Forse ha ragione, ma meglio brutti con un punto che belli a bocca asciutta. Almeno per una volta.