Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Ecco gli ingredienti di questa meravigliosa stagione sempreverde della Lucchese di Giuliani e Valentini, di Giovannini e Favarin

27/10/2009 10:05

Prima il Bassano, poi il Gubbio, poi il San Marino, quindi il Prato e, adesso, ancora il San Marino. Tra i tanti pretendenti alla promozione, l'unico che sta dimostrando di essere continuo e costante è la Lucchese di Giancarlo Favarin. Questa è, al momento, la sola evidente realtà. I rossoneri stanno dimostrando di essere non solo una squadra votata alla vittoria finale, ma di essere un gruppo unito e granitico che fa delle prestazioni negative una sorta di stimolo ad andare avanti sempre e comunque. La Lucchese ha una buona dose di cinismo e di pragmatismo, bada al sodo senza disdegnare il cuore e l'entusiasmo, sempre attenta, però, a non farsi sfuggire i tre punti. Se si dà un'occhiata ai campionati della Lega Pro sia di prima sia di seconda divisione, è doveroso riconoscere che nessuna formazione, indipendentemente dalla qualità e dalla quantità dell'organico, ha alle spalle una società come quella presieduta da Giuliano Giuliani, gestita sportivamente parlando da Paolo Giovannini e allenata da Giancarlo Favarin. Inutile nasconderci dietro i muri. La verità è solo e soltanto questa: la solidità di questa società è il fattore determinante che permette alla squadra di essere, ininterrottamente da oltre un anno, in testa alle classifiche di due campionati. Certo, pensare alla Lucchese di Fouzi Hadj e confrontarla con quella di Giuliani appare davvero uno sproposito. A favore di quest'ultima. Nella Lucchese del businessman sirio-armeno regnava l'improvvisazione e la confuzione dettate dalla mancanza di denaro che, specialmente negli ultimi due anni, si faceva drammaticamente sentire. Poi il continuo accavallarsi di cariche e di opinioni, il voler sembrare e apparire per ciò che non si è e, soprattutto, per ciò che non si ha. Nella nuova Lucchese Libertas 1905 acquistata e rifondata da Giuliani e Valentini - troppo spesso si dimentica l'apporto di quest'ultimo socio che, pur non vivendo a Lucca, contribuisce in maniera sostanziosa e sostanziale alla gestione economica del club - regna una straordinaria serenità, almeno apparente ed è quello che conta, la consapevolezza che remare uniti dalla stessa parte è fondamentale, che i panni più o meno sporchi è meglio lavarli in famiglia, che in un ambiente altamente competitivo e sensibile e suscettibile soprattutto, è meglio non fare distinzioni né assegnare privilegi di sorta o scegliere interlocutori privilegiati. Da non sottovalutare l'aspetto della puntualità dei pagamenti, fondamentali per mantenere la serenità nella squadra e far pensare solo e soltanto al calcio giocato. Non dimentichiamo le specifiche competenze dei singoli, vedi, ad esempio, Paolo Giovannini, ma, onestamente, anche nella Lucchese di Hadj c'era un certo Silvio Giusti che proprio un brocco non era. Comunque sia la verità è che per mirare a obiettivi concreti e ambiziosi ci vuole un unico comandante alla guida della nave dove, per uno, non si intende la figura singola e fisica, quanto l'unità di intenti verso un unico obiettivo.

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