Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Bruno Russo: "Solo la Lucchese può, a questo punto, perdere il campionato. Giovannini e Favarin hanno fatto un lavoro straordinario, meriterebbero un monumento. Ora sarebbe il momento di guardare al futuro, ci sono giocatori di categoria superiore che verrebbero di corsa a Lucca"
07/12/2009 15:16
Ganzi di Loggia, questa settimana, invece di parlare
della gara appena vinta o delle speranze che aumentano di poter tornare
dove eravamo, preferisce affrontare il tema relativo a un ipotetico
futuro in Prima divisione e lo fa con una intervista ad un ex come
Bruno Russo attualmente in giro per i campi di serie B, C e D.
Bruno Russo è persona concreta. Da giocatore era uno con pochi
fronzoli, piedi non proprio buoni, ma cervello particolarmente attivo
e, soprattutto, una competitività spinta all'esasperazione. Sono questi
gli ingredienti che gli hanno consentito di restare al vertice per
quasi vent'anni. Ora Russo è in attesa di affrontare un discorso serio
sotto il profilo tecnico e, nel frattempo, non passa domenica senza che
vada a vedere qualche partita, serie B, prima o seconda divisione,
dilettanti non importa: "Solo la A non mi interessa, è fuori dalla mia
portata". Ha visto la Lucchese con il Bassano e ne ha ricavato
l'impressione che la formazione rossonera abbia le carte in regola per
vincere questo campionato. "Solo la Lucchese - spiega - può perdere
questo campionato visto i valori delle squadre in campo. Ci sono
squadre come il Bassano, ma anche come il Gubbio e il San Marino, che
hanno speso molto di più dei rossoneri, ma che stanno faticando a
trovare la loro dimensione".
Da un anno in cima alla classifica: di chi il merito?
"Semplice. A parte la società e la serietà, di Giovannini e Favarin che
hanno fatto un lavoro straordinario. A loro andrebbe fatto un monumento
per come sono stati capaci di allestire un gruppo omogeneo e
volenteroso".
Campionato finito, dunque?
"Non esageriamo adesso. Diciamo che i rossoneri appaiono come l'unica
squadra in grado di dominare e vincere il torneo. Solo loro, infatti e
a mio avviso, possono perderlo".
Perché la Lucchese sta dominando?
"Io sono uno pragmatico e non vado a cercare chissà quali motivi. La
Lucchese vince perché ha a disposizione una rosa più completa e con
maggiore esperienza. Guardiamo alle altre squadre: hanno cinque o sei
giocatori giovanissimi mentre la Lucchese, a guardr bene, ha gente di
esperienza e, anche, qualche giovane elemento di valore. Prendiamo ad
esempio la gara che ho visto domenica scorsa allo stadio dei Pini a
Viareggio. Da un lato il Sorrento, con gente di spessore e di passato
in categoria superiore; dall'altro il Viareggio imbottito di gente
giovane e inesperta. Ebbene, secondo voi chi ha vinto? E' inevitabile.
Loro con Mirtay hanno segnato alla prima occasione, il Viareggio per
farlo ha bisogno di una decina di opportunità, perché i giovani non
sono decisi e hanno ancora troppa emozione".
Quindi la differenza la fanno i giocatori di esperienza?
"La fanno i giocatori più bravi e, spesso, i giovani devono ancora
maturare. Capisco le esigenze di bilancio e anche il fatto che chi li
valorizza guadagna soldi. Quando vuoi vincere, però, devi anche saper
scegliere con chi giocare".
Secondo lei la Lucchese potrebbe fare bene con questo gruppo anche in caso di promozione in Prima divisione?
"Preferisco non entrare in casa d'altri. Sicuramente, ora come ora, se
immagino la Lucchese calata nel girone meridionale della prima
divisione, faccio fatica a vederla nelle prime posizioni. Ma questo
perché un conto è giocare con il Poggibonsi o il Bellaria, un altro
contro realtà calcistiche di un certo spessore, vedi, ad esempio,
Pescara, Cosenza, Ternana, Perugia e via dicendo. A Pescara hanno preso
sei giocatori che l'anno passato militavano, titolari, tutti in serie
B".
Ma da qui alla fine del campionato c'è tempo per comprare...
"E sta qui l'errore. E' adesso che si possono acquistare giocatori di
livello che, magari, non trovano posto nelle rispettive squadre di B,
ma che, davanti a un progetto serio potrebbero scegliere di scendere a
Lucca, una piazza ambìta ancor di più adesso che ha ritrovato
entusiasmo e solidità societaria".
Secondo lei, per poter ben figurare in Prima divisione, di che cosa avrebbe bisogno la formazione rossonera?
"Ad essere sincero, per me, ma, ripeto, c'è già chi sa come muoversi,
alla Lucchese, in caso di promozione, servirebbero un portiere, una
difensore centrale, un centrocampista e un attaccante. Tutti giocatori
di categoria superiore in grado di far fare il salto di qualità
decisivo per tentare di essere protagonisti anche in C1".
Gazzetta Lucchese