Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Buon Natale a tutti? Sì, ma con qualche piccola... differenza
22/12/2007 08:01
Aldo Grandi - La Nazione
Mancano tre giorni al Natale. Uno soltanto, invece, alla sfida
tra il Pescara di Lerda e Micco e i rossoneri. Non sappiamo che Natale
sarà per Briano e compagni, per Giusti Silvio da Carrara o per Braglia
Piero da Grosseto, per Hadj Fouzi da Genova o per Magli Antonio da
Pisa, per non parlare di Tambellini Adolfo da Lucca e, con lui, per
tutti coloro che, come Ciccio Bellucci da Osimo, stanno cercando di
fare l’impossibile, chi più chi meno, per portare avanti questa
avventura. La Lucchese è lì, ad un passo dalle grandi, ad un metro
dalla vetta, di chi i meriti? Di chi le colpe? L’anno passato, di
questi tempi, la situazione era, se possibile, ancora peggiore, senza
soldi, con i giocatori sul sentiero di guerra, con il presidente che,
scaricati Simoni e Landini, aveva già intenzione di affidare a De Poli
l’incarico di toglierci dal pantano in cui, vedi S. Giovanni, eravamo
precipitati. Sappiamo tutti come è andata a finire. De Poli,
riconosciamoglielo, ha avuto il merito e il pregio di andarsene quando
ha capito che non era più gradito. Lo ha fatto in silenzio, senza
proclami, senza vendette, con grande dignità In un mondo in cui tutti
urlano, lui, almeno, è stato zitto. Noi gli rivolgiamo un augurio
sentito, così come a Fulvio Pea, altra persona perbene stritolata dal
meccanismo infernale in cui, prima o poi, sembrano piombare i
personaggi di questa avventura. Noi vogliamo, oggi, dire buon Natale a
Piero Braglia, un uomo speciale, brusco forse, persino, a volte,
imprevedibile, ma di grande spessore umano, bravo in campo e fuori, una
persona degna che a Lucca, purtroppo, rimpiangeranno in molti. E’ lui
il vero valore aggiunto di questa formazione ed è lui, a nostro avviso,
il personaggio chiave di questa stagione, peccato solo che non sia
stato capito fino in fondo. Ma un augurio vogliamo fare anche a Silvio
Giusti, un uomo che può anche apparire antipatico, a volte persino
irritante con quella sua ironia che niente dimentica e niente perdona,
ma se vai a vedere, non puoi non ammettere che la Lucchese è ancora in
piedi grazie, soprattutto, a lui che si sciroppa chilometri su
chilometri per coltivare il sogno di poter portare i colori rossoneri
in serie B. In una città che è riuscita a farsi odiare perfino da un
genio come Giacomo Puccini al quale ha dato i natali e niente di più,
quello che Giusti ha fatto e sta facendo in termini di impegno passerà,
sicuramente, inosservato. Il calcio è, del resto, solo un gioco. Eppure
qualcuno, prima o poi, dovrà raccontare… Un in bocca al lupo lo
rivolgiamo anche a Fouzi Hadj, perché non possiamo negare la sua voglia
di continuare nel suo progetto, non possiamo non credere alle sue
parole, non possiamo non pensare che, prima o poi, le sue traversie
giudiziarie finiranno. Certo, questo sarà, per lui, l’ultimo anno: la
sua credibilità, il suo potenziale economico, le sue parole, il suo
amore per la Lucchese mai come quest’anno dovranno trovare adeguata
conferma nei fatti. A Lucca si è presentato come un magnate, poi
inchieste apparentemente fasulle lo hanno inchiodato all’immobilità
finanziaria, ma passeranno anche quelle. Dopodiché vedremo cosa
accadrà.
Ad Hadj abbiamo concesso una cambiale in bianco che, prima o poi,
dovremo presentare all’incasso. Gli auguriamo di tutto cuore, per la
fiducia, la stima e l’affetto che abbiamo sempre dimostrato per
quest’uomo, che, per quel giorno, esista una copertura adeguata.
Economica e non. Una prova d’appello sarebbe impossibile. Un buon
Natale anche a Antonio Magli, un segretario burbero, spesso
insofferente e magari anche indisponente, ma, alla prova dei fatti,
attaccatissimo a questa squadra e a questa società. Gli facciamo auguri
e complimenti insieme. Se li è guadagnati in mille modi. Altro buon
Natale a Ciccio Bellucci, uno di quelli che, con la sola forza della
sua autorevolezza – non autorità – è stato capace di tenere a freno uno
spogliatoio dove c’è chi rema contro da mesi e, forse, senza nemmeno
avere tutti i torti. Comunque sia al team manager Fouzi Hadj dovrebbe
fare un monumento. E non solo a lui. Infine buon Natale a tutti gli
altri, al dottor Tambellini, ad Isetto, fedelissimo amico del mister,
ma anche persona dal sorriso affettuoso, ad Alvaro, a Lido, al fido
Cotrozzi che si è macinato chilometri su chilometri, a tutto lo staff
tecnico e non. Infine alla squadra, a questi ragazzi che stanno
dimostrando di saper essere uomini e non caporali, che vanno in campo e
giocano sapendo benissimo che, per ora, le uniche gratifiche sono di
natura immateriale: a loro, soprattutto, vanno gli auguri di buon
Natale con, in aggiunta, un suggerimento: non mollate, non è facile, ma
non fatelo. Siete voi i protagonisti di questa stagione e nessuno potrà
mai negare questo merito, nessuno potrà mai disconoscere questa vostra
straordinaria capacità di lottare. Per quel che serve e per quel che
basta, voi potete camminare per le vie cittadine a testa alta. E
scusate, ma di questi tempi, non è cosa da poco.