Il professore rossonero

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28/03/2011 18:08

Tifosi Rossoneri,

la partita di ieri rischia di entrare nella storia della società rossonera come una delle più brutte pagine della gloriosa Pantera. Non tanto per il risultato - purtroppo a volte il calcio riserva anche di queste sorprese, con una squadra straripante per potenza fisica e tecnica che finisce per perdere per una somma di sconcertanti errori tecnici - ma per la situazione paradossale e grottesca che si è creata fuori e dentro alla società.

Ieri è andata in onda una sagra grottesca di errori e di orrori, sia in campo che sugli spalti. La poco nobile competizione ha avuto un crescendo di pucciniana memoria: indifferenza totale nel primo tempo, con la squadra che girava bene e va in vantaggio, nel secondo tempo improvviso risveglio del tifo e sostegno incondizionato fino al doppio "incidente" del pareggio e vittoria del Benevento, repentina trasformazione e contestazione immediata. Alla sagra degli orrori hanno ovviamente partecipato, consapevoli o meno protagonisti, i giocatori con una serie di errori che definire sconcertanti è usare un eufemismo.

Non conviene entrare nell'analisi approfondita degli orrori di ieri dentro e fuori dal campo molto semplicemente perché sono figli tutti di una stessa madre: l'assenza della società a tutti i livelli: organizzativo, economico e tecnico. Certamente bizzarro è stato il comportamento dei proprietari che dopo due bellissimi campionati non hanno fatto terminare l'iter di approvazione della ristrutturazione, dichiarando, nella persona del socio di maggioranza Valentini, di disimpegnarsi dalla gestione economica e sportiva della Lucchese, o per reali problemi economici sopraggiunti o per mettere pressione al Comune per una rapida approvazione. La reale ragione non la sapremo mai ma sta di fatto che ha innescato il detonatore dentro una  società e un ambiente che sembravano sprizzare salute da tutti i pori.

Il tempo degli scontri fra pubblico e giocatori e componenti della società deve finire perché non ci porta da nessuna parte. Anzi: esaspera e incancrenisce la ferita sempre di più, sicuramente tutti hanno ragioni da vendere, ma è arrivato il momento di uno scatto in avanti perché mentre stiamo a questionare su chi ha ragione o su chi ha cominciato prima, non guardiamo in faccia alla realtà, una realtà amarissima che dice che ci sono davanti a noi soltanto una manciata di giorni per la sopravvivenza futura della nostra beneamata Pantera.

A questo proposito, segnalo una bella iniziativa degli amici del muro forzalucchese.net che hanno organizzato un dibattito pubblico fra tutte le componenti interessate (politici, industriali,commercianti, Lucchese calcio) con la possibilità  per il pubblico di interagire da casa. E' ora di dare un segnale forte ed è bello che questo segnale venga dai tifosi che non sono solo capaci di isterie, ma dimostrano sicuramente di avere testa, cuore e  tenacia per non vedere morire per la seconda volta in tre anni la squadra rossonera, dando una notevole lezione morale a chi ne avrebbe facoltà e possibilità di occuparsene. Forza ragazzi è arrivato il momento di raccogliere le nostre residue forze contro tutti e tutto: come sempre, come prima. Forza Pantera.

Luca Borghetti - IL PROFESSORE ROSSONERO

 

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