Cronaca Partita
Tutto il campionato della Lucchese Libertas
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La Libertas ne prende sei all'esordio con il San Macario
27/09/2008 18:27
In un'atmosfera a metà tra il grottesco e l'irreale è andata
in scena la prima puntata della saga che vedrà la Lucchese Libertas, o
ciò che di essa rimane, calcare i polverosi campi della terza categoria
provinciale.
Pensare che quelle stesse maglie pochi mesi fa facevano bella mostra
di sé in serie C1 e che ora sono addosso a dei dilettanti armati di
buona volontà e poco altro, fa davvero male al cuore. E ricorda a
tutti,
stavolta con non mai forse, dove è riuscito a portare la storica
squadra cittadina la gestione scellerata di Fouzi Hadj. Sì, perché oggi
si è davvero potuto capire compiutamente cosa significhi passare -
guarda il
destino beffardo - dall'arancione della Pistoiese, ultima avversaria
tra i professionisti, a quello del San Macario. E' un incubo, di quelli
che fanno davvero male. E ricordano che a perdere è stata tutta una
città. Non solo Fouzi Hadj, purtroppo.
Che su quelle maglie regni comunque una sorta di maledizione ci si è
messo poco a capirlo: doop quattro secondi di gioco il San Macario era
già in vantaggio. Forse è record mondiale. La cronaca della gara dice
che si è conclusa per sei a due e che la Lucchese ha avuto solo un
momento, sull'uno a zero per gli arancioni, in cui è sembrata in grado
di creare pericoli. Da segnalare, per gli amanti delle statistiche, che il primo gol
della nuova Lucchese Libertas è stato messo a segno da Esposito con un
eurogol. Il precedente era stato realizzato da Guariniello in
Lucchese-Lanciano, con i rossoneri in lotta per il play-off. Giusto per
rigirare una volta in più il coltello nella piaga.
Per il resto, è stata una esibizione a dir poco mortificante - al di
là della buona volontà dei singoli - di una squadra costruita in
quattro giorni, che vuole testimoniare la fede e la continuità in
un'ideale. Ma che deve anche ricordarsi che quella maglia non può
essere indossata come se fosse una qualsiasi: è la maglia che ha
appassionato almeno sei generazioni di lucchese, che ha visto la serie A e non è possibile che
debba essere oltraggiata con valanghe di gol da dilettanti di mezza
provincia. No, non è proprio possibile.
Non sappiamo quali siano i progetti di Maurizio Silva né che stia
tentando di fare, ma una cosa è certa: se la Libertas deve andare avanti
non può né deve mettere nella propria storia figure del genere. Proprio
per il passato che ha e per lo spazio che occupa nel cuore di
tantissimi tifosi. Il rischio di raccattare valanghe di gol sui
campetti è più che evidente se non verranno inserite forze fresche in
grado di provare a vincere almeno questo maledetto, schifosissimo
campionato di terza, in attesa magari di qualche fusione. Come pure ci
pare il minimo avere un caspita dirigente accompagnatore e un
guardalinee, oggi assenti persino loro.
Continuare così, senza un progetto o qualcosa di importante, con la
teoria della pura testimonianza, sarebbe, passataci il termine, un
vilipendio di cadavere ed è preferibile chiudere, staccare la spina,
prendere atto che un pezzo della nostra storia è drammaticamente
lacerato. E chi lo scrive, non lo nasconde, quando ha visto entrare in
campo quelle maglie ha avuto un groppo alla gola, come non aveva da
parecchie domeniche. Di quelli forti, da vergognarsi in considerazione dell'età
registrata sulla carta d'identità. Contano ancora troppo quei colori
per tanti tifosi, perché siano ridotti a squadra di un gruppo di amici o
poco più.
Fabrizio Vincenti
Lucchese - San Macario 2-6
Lucchese:
Pini S., Palmeri, Giovanetti, Rocchi, Raspolini, Phan Sak, Mancka,
Esposito, Silvia, Menesini, Pierotti. A disp Sarconio, Pini M.
Riannessi, Capocchi, Pienotti, Rosellini, Paletti.
San Macario:
Santicchia, Lenci, Santoni, Bacchi, Sargenti, Petrone, Calanchi,
Marchetti, Di Stefano, Micali, Cavallini. A disp: Rugani, Dioh,
Lombardi, Binaghim, Santoni, Pomponio.
Arbitro:Massa della sezione di Lucca
Reti: 1' e 34' pt Micali, 44' pt Baccei, 6' st Esposito, 12' st Micali, 25' (R)e 40 ‘st Lombardi, 35' st Rosellini (R),
Spettatori: circa duecento.
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