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Maurizio Silva e Massimo Kutufà a pranzo insieme in un ristorante del centro storico: un amarcord all'insegna dei rimpianti

19/12/2008 07:42

Li hanno visti pranzare insieme, nella tarda mattinata di ieri, in un famoso ristorante del centro storico. Uno è l'ex direttore generale della Lucchese Libertas 1905 Massimo Kutufà e l'altro è l'architetto Maurizio Silva (nella foto), colui che ha cercato fino all'ultimo di tenere in vita il nome della gloriosa società rossonera. E' stato un incontro, a quanto pare, frutto della casualità, ma sembra molto difficile che due persone così coinvolte in quello che è stato ed è il dramma sportivo più cupo della storia calcistica cittadina, non abbiano voluto ritrovarsi anche per fare due chiacchiere su ciò che sarebbe potuto essere e non è stato e su ciò che è e non avrebbe dovuto essere. Massimo Kutufà, una persona onesta combattuta fino all'ultimo giorno tra la fedeltà professionale a un uomo che lo ha messo in mezzo a una strada, portandolo sull'altare e facendolo poi rovinare nella polvere; Maurizio Silva, professionista con il pallino del pallone, qualche credito da recuperare a mister Hadj e tanta buona volontà e incoscienza al punto da pensare di poter vincere anche... la legge di gravità: il fatto è che, quando un corpo precipita, impossibile è poterlo fermare nella sua caduta. Queste due persone, in fondo, hanno in comune, nella disgrazia, un'unica passione di colore rossonero. Per il resto, monsieur Kutufà ci si è giocato la vita mentre Silva il fegato e, forse, la faccia. Un grande in bocca al lupo a tutti e due, ma, soprattutto, al gentiluomo Kutufà, che tanto ricorda la figura di Don Abbondio, vaso di coccio in mezzo a tanti, troppi vasi di ferro. E non certo per colpa sua.