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Cena chiarificatrice con Maurizio Silva e i calciatori della Libertas. "Continueremo a giocare per il bene dei colori rossoneri"

04/12/2008 13:04

Avanti così, in attesa di nuove, e buone, notizie. I giocatori della Lucchese Libertas si sono ritrovati martedì sera tutti insieme per una cena chiarificatrice dopo alcune settimane davvero agitate e ricche di incognite. Un'occasione per riportare tranquillità e dirsi in faccia quello che balenava nella mente di tanti. Il problema dei problemi sempre il solito: ha senso continuare? E come fare per riuscire a recuperare concentrazione e voglia di vincere?

Gli ultimi avvenimenti, con la dichiarazione di fallimento del Tribunale e la nomina del curatore, hanno sicuramente inciso sul rendimento della squadra e sulla sua capacità di portare sino in fondo l'avventura. L'appello di Maurizio Silva alla Sporting Lucchese - appello che non è escluso che a livello di diplomazia sotterranea qualche frutto non lo abbia iniziato a produrre o non lo debba produrre a breve - ha però in quale modo ridato speranza al tentativo, mosso prima di tutto da passione, di non far scomparire la storica matricola e il suo titolo sportivo. Lo scenario dell'eventuale acquisto da parte della Sporting e di un'eventuale fusione, sia pure molto complesso, renderebbero non inutile il sacrificio e sarebbe la conclusione che un po' tutti auspicano.

Così, in attesa degli eventi, i giocatori della Libertas hanno deciso: loro, l'avventura, la tenteranno sino in fondo sperando che nel frattempo arrivino buone nuove. E a riprova di questo, consci anche dell'importanza del nome che rappresentano e che va sempre onorato più di quanto è stato fatto sinora, hanno deciso di aumentare il numero degli allenamenti settimanali alla ricerca della forma migliore. Da segnalare che sabato contro il Corsagna, ore 14,30 sul campo di San Donato, rientrerà Maurizio Silva stesso, che ha finito di scontare il mese di squalifica per la vicenda del doppio tesseramento di un calciatore. Per gli infortunati di lungo corso invece ci vorrà ancora un po'.

Gazzetta Lucchese