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Ultim'ora: la procura della Repubblica ha aperto il fascicolo, al momento contro ignoti, e avviato l'indagine ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale per il fallimento della Lucchese Libertas 1905

13/02/2009 06:56

E' partita. Dopo aver letto la relazione del curatore Giannecchini, il procuratore capo della Repubblica di Lucca Aldo Cicala ha affidato l'inchiesta al sostituto Capizzoto. Quest'ultimo, che già in passato si era occupato di Fouzi Hadj e della Lucchese, ha aperto il fascicolo ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale a carico, per il momento di ignoti per quanto riguarda il fallimento della Lucchese Libertas 1905. Il curatore sarà ascoltato più volte in qualità di persona informata sui fatti e, a quanto pare, almeno in una circostanza avrebbe avuto già occasione di parlare con il magistrato. Ci vorrà un po' di tempo prima che l'indagine entri nel vivo, anche se appare quasi del tutto scontata l'iscrizione nel registro delle persone indagate dei principali ex dirigenti della Lucchese Libertas.

Nel frattempo e a proposito della lista dei creditori, il professor Luca Bubbi e l'ex direttore generale Massimo Kutufà ci tengono a precisare che i 35 mila euro che vantano nei confronti della Lucchese Libertas non sono riferiti a prestazioni da compensare, ma, per Bubbi si tratta di denaro anticipato per pagare parte delle tasse della società che Hadj non poteva saldare, mentre per Kutufà si tratta di stipendi mai ricevuti.