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Fallimento ex Lucchese Libertas: di fronte alle azioni di revocatoria del curatore, due fornitori hanno già trattato la restituzione del 50 per cento dei soldi ricevuti da Fouzi Hadj negli ultimi sei mesi prima del crac

12/05/2009 08:38

Mentre all'orizzonte si profilano grosse nubi per coloro che, più o meno coscientemente, hanno affossato la ex Lucchese Libertas, il curatore fallimentare avvocato Giannecchini è alle prese con le richieste di restituzione dei soldi percepiti dai fornitori o, anche, da liberi professionisti, negli ultimi sei mesi prima del fallimento della società di Fouzi Hadj. Erano state poco più di una decina le azioni di revocatoria inviate ad altrettanti destinatari e fornitori della ex società di viale delle Tagliate e gli stessi hanno tempo fino al 31 maggio per decidere se addivenire a un accordo con la curatela fallimentare o andare avanto in un contenzioso giudiziario che non ha senso. Purtroppo anche chi doveva avere dei soldi per aver fornito un servizio, si trova ora a dover restituire quanto era riuscito, a malapena e solo in parte, a ottenere dal businessman già fallito più volte Fouzi Hadj.

Ebbene, fino ad oggi solo due dei creditori cui è stata indirizzata la lettera del curatore fallimentare, hanno chiesto di raggiungere un accordo e l'avvocato Giannecchini ha ritenuto congrua la restituzione del 50 per cento di quanto percepito in quegli ultimi, maledetti sei mesi di vita del sodalizio rossonero. Il denaro che il curatore riuscirà a ottenere andrà ad aggiungersi alla somma già raccolta e che servirà a pagare una piccola parte dei creditori. Il saldo parziale delle pendenze inizierà, presumibilmente, nei primi mesi del 2010.