Sponsor: Franco Viani, vini e spumanti

Lucchese Libertas: si avvicina la resa dei conti. La magistratura lucchese pronta a chiedere il rinvio a giudizio di tutta la dirigenza: patteggiare o andare fino in fondo, questo sarà il problema

03/06/2009 21:39

A pensarci bene suona davvero strano che un presidente di una squadra di calcio finisca odiato da tutti dopo aver gettato nell'avventura sportiva poco meno di dieci milioni di euro. Si potrebbe senz'altro dire che se Franco Scoglio avesse evitato di coinvolgere Fouzi Hadj nell'acquisto della Lucchese Libertas, adesso a Pieve Ligure tirerebbe un'aria più rilassata. Nessuno ha più sentito o visto in giro l'ex numero uno rossonero. Quei pochi che hanno avuto la ventura - o la sventura - di ascoltarlo nei suoi ultimi sproloqui, ne parlano come di un uomo ancora convinto di essere stato vittima di un complotto ordito da oscure forze cittadine. Non è la verità, ma aiuta a pensare che lo sia. In realtà la notizia dell'ultim'ora è che si sta per concludere, mancano solo alcuni documenti che la procura della Repubblica attende dall'estero, l'inchiesta sul fallimento della ex Lucchese Libertas 1905. Sicura la richiesta di rinvio a giudizio per la dirigenza rossonera che dovrà rispondere, chi più chi meno, dei reati connessi alla bancarotta fraudolenta e alla truffa ai danni dello Stato. Sarà un capitolo pessimo dello sport lucchese, che vedrà coinvolti, purtroppo, anche personaggi cari ai tifosi e che, casomai, sono finiti nel calderone o per troppa passione, o per esagerata superficialità, o per smodata ambizione o, infine, per una ingenuità imperdonabile.

Per carità, ormai le porte delle patrie galere non si aprono più per nessuno, nemmeno, talvolta, per gli assassini, a meno che non vengano colti con le mani nel sacco, tuttavia se il Gup accoglierà la richiesta del sostituto procuratore Paolo Capizzoto, prenderà avvio un procedimento-processo penale che comporterà, per i suoi protagonisti, non solo una sorta di inevitabile "gogna" mediatica, ma anche un robusto esborso di denaro per affrontare le spese legali.

Quali, dunque, le possibilità o i consigli che si potrebbero dare ai prtagonisti sfortunati più o meno volontari di quest'opera da... quattro soldi? Esistono, nella giurisprudenza e grazie al nuovo codice di procedura penale, dei riti alternativi che consentono all'imputato di evitare l'iter processuale e beneficiare di un congruo sconto di pena qualora accetti l'impostazione del sostituto procuratore titolare dell'indagine. Certo, la condanna è inevitabile, ma è sempre meglio, soprattutto se si tratta di incensurati, che rischiare la sentenza finale con tutto quello che comporta in termini mediatici, economici e, anche, penali.

Per concludere una curiosità: il curatore fallimentare avvocato Giannecchini di Viareggio, ha inviato una revocatoria anche all'avvocato Donato Di Campli che aveva assistito la Lucchese Libertas nelle sue ultime, agonizzanti vicende. E' assurdo, e lo sa perfettamente anche Giannecchini, che si vada a chiedere di restituire soldi a chi li doveva avere e li aveva attesi per mesi o anni e, invece, li ha avuti solo entro i sei mesi precedenti il fallimento. Ma tant'è. Questo è il gioco. Speriamo solo che finisca presto.

A. G.