Berretti:
Berretti: il padre del ragazzo allontanato replica a mister Venturelli
30/12/2010 15:44
Riceviamo e pubblichiamo la risposta ad Emanuele Venturelli, allenatore della Berretti rossonera, da parte del papà del ragazzo allontanato:
A seguito della risposta del mister Venturelli in relazione alla mia lettera di ieri, capisco la necessità ed il dovere dell'allenatore di difendere la società della quale è dipendente, ma ritengo opportuno fare alcune precisazioni:
vero è che mio figlio non ha partecipato agli ultimi due allenamenti (ora si sono ridotti a due e non più ad una settimana come dettomi telefonicamente dal Responsabile del Settore Giovanile), vero è che negli ultimi tempi può aver
avuto un atteggiamento poco motivato (sfido qualunque altro ragazzo a partecipare attivamente sapendo già a priori che non avrebbe fatto parte della rosa dei prescelti).
Per quanto riguarda il coinvolgimento del diesse Giovannini intento chiarire che ho avuto una conversazione telefonica con lui prima dell'inizio del campionato nella quale mi propose di collocare mio figlio in un'altra squadra in quanto per lui non ci sarebbe stato più posto perchè arrivati nuovi acquisti.
Di fronte a tale scelta, così come accaduto nelle altre due stagioni passate, mio figlio decise di rimanere ed allenarsi con i suoi compagni nella speranza che, come già accaduto, le sue qualità avrebbero prevalso sugli acquisti di mercato.
Ora, così come ad agosto, la società è in contatto con altre squadre per il collocamento di mio figlio le cui intenzioni, però, erano quelle di rimanere nella sua squadra, squadra in cui è approdato da ben sette anni (ma forse questo non è importante per la dirigenza), pertanto mi sembra ovvio e banale che le motivazioni trovate per escluderlo altro non sono che scuse per umiliarlo ulteriormente e costringerlo a prendere una decisione diversa. A tutt'oggi, oggettivamente, visto l'andamento del campionato ed i risultati ottenuti da tutto il settore giovanile e non, se posso permettermi, forse
sarebbe arrivato il momento di cambiare qualcosa oltre ai giocatori. Con questi miei opportuni chiarimenti ritengo conclusa questa vicenda nella speranza, soprattutto per mio figlio, che in futuro incontri persone più corrette e meno frettolose nell'esprimere giudizi. Ringrazio la redazione della Gazzetta Lucchese per aver pubblicato le mie considerazioni.
Risponde Aldo Grandi: premetto che non avevo intenzione di pubblicare la replica del papà del ragazzo allontanato dalla squadra della Berretti per vari motivi sui quali non entro nel merito. Se, alla fine, ho optato per la pubblicazione, è perché ritengo che i lettori abbiano il diritto di vedere pubblicato ciò che scrivono, fatte salve le forme e, quindi, al di fuori di ogni invettiva o offesa. La societàò aveva annunciato alla nostra redazione un comunicato di risposta che, però, non è mai arrivato. Noi, per quanto ci riguarda, ci fermiamo qui. Abbiamo ricevuto anche la lettera della zia del giovane calciatore. La ringraziamo di averci letto, ma basta così. Il caso è stato sollevato e, per quanto ci auguriamo, chiarito.