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L'altro prezzo di due fallimenti: persi 210 ragazzi del settore giovanile
11/08/2011 09:46
Lenzi (Ascoli), Citti (Juventus), Bertolacci (Fiorentina), Terigi (Genoa), Benassi (Carrarese), Donati (Inter), Andrei (Juventus), Di Martino (Livorno), Di Lorenzo (Reggina), Gatto (Empoli), Frugoli (Empoli), Torregrossa (Udinese).
Ecco un elenco sicuramente parziale, verrebbe da dire la classica punta dell'iceberg, dei prodotti del vivaio rossonero letteralmente volatilizzatisi nell'arco dei due fallimenti sportivi avvenuti in soli tre anni.
I due fallimenti della Lucchese non hanno solo tolto brutalmente la squadra cittadina dalle categorie professionistiche, ma hanno anche prodotto una vera e propria ecatombe (a costo zero per le squadre dove si sono accasati i ragazzi) dell'intero settore giovanile rossonero.
Due fallimenti che, conti alla mano, hanno provocato l'esodo di circa 210 ragazzi: 92 nel fallimento della società di Fouzi Hadj, ben 122 quest'estate. Desolante il quadro dei "sopravvissuti": se tre anni fa furono una quarantina i ragazzi che furono trattenuti, quest'anno solo tre hanno accettato di rimanere con l'Fc Lucca.
Saranno state le diverse prospettive, sarà l'ulteriore categoria di differenza, sarà il fatto che l'Fc Lucca, a livello giovanile, con ogni probabilità, disputerà soltanto il campionato provinciale, sarà che i genitori sono tutti convinti di avere il campioncino pronto in casa che mai e poi mai può sporcarsi le mani, pardon i piedi, in tali categorie, sta di fatto che il settore giovanile si è letteralmente volatilizzato. Un'ecatombe. Alla faccia della lucchesità, dell'attaccamento alla città, della volontà di non abbandonare la barca in un momento difficilissimo.
Accanto ai nomi citati, c'è poi un vero e proprio sottobosco di calciatori in erba che si sono accasati in società professionistiche più piccole della zona. E in questo senso, la parte del leone l'ha fatta l'Esperia Viareggio che in due fallimenti ha pensato bene di portarsi a casa la bellezza di quaranta ragazzi. Un pullman pieno, praticamente. E gratis. A meno che la Lucchese Libertas non si iscriva. A quel punto, la società bianconera, per i ragazzi del '97 e '98, si troverà costretta a riconoscere almeno il premio di valorizzazione, ovvero qualche migliaia di euro a giocatore.
Ripartire per la terza volta sarà sicuramente dura, durissima, ma la nuova società di Bruno Russo proprio sui giovani vorrebbe fare leva. Sperando sia la volta buona di smettere di formare ragazzi a beneficio (gratuito) di altri. Il detto "non c'è due senza tre", nessuno sente il bisogno trovi conferma a Lucca.
Gazzetta Lucchese