Berretti:
Armenise: "Troppe assenze e un po' di sfortuna, ma torneremo"

14/02/2008 18:24

Una virgola di sfortuna in un momento non positivo. Così può essere preso quel colpo di pancia famoso, che Amico, nome mai fu più beffardo, ha indirizzato nella porta di Lavorini sabato scorsa sul campo del Genoa, e che ha deciso l'incontro. Un episodio tanto sfortunato, quanto probabilmente anche contestabile. Amico, infatti, ha deviato in rete una pallo trovatasi addosso dopo che Lavorini con un bell'intervento era riuscito a deviare una punizione, ma la traiettoria della palla va poi a finire dal guantone al palo, che sputa il pallone su Amico. Forse, però, la palla è stata anche presa con il braccio, forse troppo vicino alla sfera, forse addirittura, nella sua parte alta, lì a colpirla. Episodio a parte, la Berretti non sta riuscendo ad offrire nelle ultime settimane il suo solito rendimento, anche se le scusanti non mancano. Abbiamo cercato di analizzare questa situazione con il tecnico, Michele Armenise. Queste le sue parole: "Abbiamo fatto la nostra partita a Genova, non ci possiamo lamentare. L'episodio finale è stata un colpo di sfortuna, basta ricostruirne la sua meccanica. Non stiamo comunque vivendo un grande momento. Una prima ragione più immediata è alquanto semplice da evidenziare. Sono orama tre mesiche tra un infortunio, una squalifica e una ricaduta non posso schierare le nostre due punte più rappresentative, Di Martino e Nannini. Questo ci ha costretto sinora a trovare soluzioni sempre diverse in attacco, qualche volta di emergenza, e quando nonriesci a rendere al masimo in fase di finalizzazione del gioco, tutto il resto della squadra ne risente negativamente, anche quando mancano i risultati. La terza posizione rimane alla nostra portata, su quello non cambia molto, ma in una formazione del settore giovanile il risultato lascia il tempo che trova". Intanto, durante questa settimana Nannini si è allenato senza accusare tanti dolori e Di Martino rientrerà tra dieci giorni. Un raggio di sole sta tornando ad illuminare le intense vicende della Berretti rossonera.

Andrea Amato