Berretti:
Armenise: "Complimenti al Padova. Ma noi, nei momenti clou della stagione, abbiamo mostrato tutti i nostri limiti"
03/05/2008 19:13
Michele Armenise, a fine gara, non nasconde l'amarezza per
una partita che avrebbe anche accettato di perdere, ma con un
atteggiamento diverso. Era una di quelle gare da dentro o fuori, di
quelle da giocare con il coltello tra i denti. Ma così non è stato.
"Per prima cosa vanno riconosciuti i meriti del Padova: davvero la
migliore squadra vista qui. E' stato più forte e si è visto chiaramente, ma noi ci
abbiamo messo del nostro. Fino al primo gol loro siamo rimasti in
partita e qualche occasione eravamo riusciti a crearla. Poi, dopo lo
svantaggio, è stata notte fonda. E' mancata la grinta, la reazione, la
cattiveria. Tutte doti che il Padova ha mostrato invece di possedere.
La realtà è dura ma inequivocabile: questa squadra nei momenti cruciali
della stagione ha mostrato prima di tutto limiti caratteriali. Oggi mi
sento di fare i complimenti solo a Benassi".
Sul gironcino a tre conclusosi con due secche sconfitte, Armenise
manifesta qualche rimpianto per la gara contro il Pavia: "Con loro non
c'erano certo due gol di differenza. E' chiaro che là abbiamo
seriamente compromesso la qualificazione. Va aggiunto che il Padova ha
meritato più di tutte la qualificazione e bisogna sempre cercare di essere realisti
e sportivi: loro sono stati i migliori".
Il bilancio della stagione è comunque positivo: "Credo sia decisamente buono. All'inizio, francamente, non credevo
fosse possibile ipotizzare un nostro passaggio alla fase nazionale, poi
man mano siamo cresciuti e abbiamo disputato un girone di andata
strepitoso. Nel ritorno, invece, non sono mancati gli alti e bassi, ma
alla fine l'obiettivo del passaggio alla fase finale è stato comunque
centrato".
Che cosa è mancato, secondo il trainer della Berretti rossonera è un
mix di cose:"Innanzitutto il centrocampo: per noi questo è stato un
limite per tutta la stagione a cui si è cercato in più modi di ovviare.
Ma indubbiamente ha pesato. Poi, credo sia mancato dal punto di vista
caratteriale più di un ragazzo. Non dimentichiamoci, comunque, che ci
siamo mossi in mezzo a tante difficoltà, ma si è trattata di una bella
esperienza, prima di tutto per me".
Fabrizio Vincenti