Giovanissimi Regionali:
Roffi, intervista a trecentosessanta gradi sui suoi ragazzi
13/11/2007 21:55
Un inizio di campionato con alti e bassi quello dei
Giovanissimi Regionali allenati da Renato Roffi. Vittorie e sconfitte
si sono succedute in maniera abbastanza costante nel corse di queste
prime
10 partite, ma non è questo quello che conta. Siamo giovani, si
direbbe, e allora l'importante è crescere, ancor di più questo discorso
vale per una formazione che partecipa ai campionati Regionali
Professionisti. Nessuna giustificazione, visto che comunque è in una
onorevolissima posizione la squadra, ma semplicemente la sintesi del
Roffi-pensiero: "La società mi ha chiesto di far crescere questi
ragazzi e penso che la squadra stia evolvendo nel migliore dei modi.
Molto spesso faccio degli esperimenti. Ad esempio la sconfitta contro i
ragazzi del Pisa B avvenne in una delle partite in cui rivoluzionai
completamente la squadra. Abbiamo, però avuto anche dei momenti di bel
gioco, davvero, ad esempio nel match contro l'Empoli, la vera armata
del campionato, che siamo stati capaci di fermare, con un 2-2
pirotecnico e di ottima fattura. Quella è stata probabilmente la nostra
migliore partita, unita forse alle prestazioni contro Siena e Livorno,
altre grandi del campionato, a dimostrazione, forse, che ci esaltiamo
quando la posta in palio è alta. L'imporatante, a questa età, comunque,
è crescere e penso che molti di loro lo stiano facendo. In questo
momento l'obiettivo preciso che mi è stato dato dalla società, e che
sto cercando di onorare, è quello di preparare al meglio la formazione
che la prossima stagione parteciperà al campionato Nazionale". Un
obiettivo, certo, non da poco, ma che Roffi può raggiungere partendo da
ottime basi.
Proprio con il tecnico, infatti, facciamo una
panoramica della squadra, facendoci svelare un po' pregi e difetti dei
ragazzi che sta allenando quest'anno: "Questa squadra è molto
ricettiva, tutti i ragazzi sono molto attenti a quello che dico e,
perciò, si riesce a lavorare molto bene. In porta ho a disposizione
Tarabella, portiere di buon livello per la categoria, che come normale
che sia unisce ottime prestazioni a qualche ingenuità, ma ci sarà tempo
per crescere, per lui e anche per gli altri due portieri che sono con
noi, Dalla Pina e Pirito, che sono più piccini. In difesa abbiamo perso
il nostro grande riferimento, Esposito, fermo da 6 mesi per infortunio,
ma ben sostituito da Mattei e, all'occorrenza, da Nenchetti. Completano
il reparto Lombardi, Genovali e il portiere Davini, per una difesa
complssivamente buona. Qualche problema in più lo patiamo a
centrocampo, ma è del tutto naturale, in quanto abbiamo giocatori
dotati di buona tecnica, ma che sono ancora fisicamente più gracili di
tanti altri coetanei che nelle altre formazioni sembrano talvolta
sovrastarli. Cipriani, Picchi e il sempre più in crescita Gemignani
sono delle garanzie per il futuro. Infine, l'attacco delle meraviglie
con Gatto, Petroni e Lunardi che se non si perdono perstrada possono
diventare veramente dei calciatori".
Insomma, se il presente è sereno, il futuro lo è ancora di più.
Andrea Amato