Erimo bàmbori

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I fratelli Terigi: passato e presente di una passione colorata di rossonero

07/05/2008 17:07

Loro sono i tre fratelli Terigi: Aldo, Alessandro e Andrea. Da anni vendono automobili, prima con la concessionaria Fiat, ora con il salto di qualità e l'autosalone, davvero imponente, dell'Audi. Sempre, però, in via delle Fornacette a San Concordio, indirizzo, ormai, storico, come storico è il numero di telefono, sempre lo stesso: 0583/584141. Tutti e tre sono, da sempre, tifosi della Lucchese, Aldo, addirittura, lo è da una vita, da quando, cioè, partiva giovanissimo in macchina insieme all'allora debuttante cronista Alessandro del Bianco per raggiungere gli stadi di serie D e C di mezza Italia e assistere alle gare dei rossoneri. "Ricordo una volta - dice Aldo - andammo in trasferta a seguire la Lucchese a Trento, dove perdemmo per uno a zero. Viaggiavamo su una Fiat Uno turbo di mia proprietà. Al ritorno Alessandro, già giornalista alla nazione, scriveva sul computer poggiato sulle ginocchia, mentre io guidavo e un amico che era con noi urlava e gridava ad Alessandro di scrivere che la squadra aveva giocato malissimo. Partimmo da Trento alle 17,30 e alle 19,45 eravamo a Lucca... forse certe cose sarebbe meglio non dirle".

Da allora tanto tempo è passato, purtroppo Alessandro Del Bianco non è più con noi, ma i fratelli Terigi con il padre Giampaolo, sono sempre là, a San Concordio, nello stesso posto dove hanno anche la casa. Martedì sera, nei locali della concessionaria, è stata presentata ai lucchesi la nuova Audi A4 SW, un'auto rinnovata rispetto alla versione precedente, sempre accattivante, comunque, e dal look aggressivo e, allo stesso tempo, rassicurante. E' stata una serata speciale, con numerosi invitati, a partire da alcuni campioni dello sport, in particolare del ciclismo: da Mario Cipollini (nella foto con Aldo e Alessandro Terigi e il ct Ballerini) accompagnato dalla moglie Sabrina e dalle bimbe Lucrezia e Rebecca, al commissario tecnico della Nazionale delle due ruote Franco Ballerini con la moglie, dal fuoriclasse Alessandro Petacchi all'ex campione di casa nostra Michele Bartoli. Presente anche l'ex portiere della Fiorentina e della Lucchese Marco landucci, con la moglie Simona e il bimbo. E poi ancora tanta gente tra cui, inevitabili, i soliti affezionati clienti della casa automobilistica tedesca.

"Abbiamo voluto organizzare questa serata - ha spiegato Alessandro Terigi - perché ci tenevamo ad avere la possibilità di mostrare il nuovo modello ai nostri potenziali acquirenti. La A4 è una macchina versatile, elegante, affidabile, né più né meno come la sua precedente sorella, ma con qualcosa in più sia sotto il profilo estetico sia sotto quello meccanico. Guidarla è un piacere. Chi volesse ammirarla può venire presso i nostri saloni. Altre novità? A settembre uscirà la Q5, sorella minore della gigantesca Q7, una vera e propria chicca che lanceremo appositamente sul mercato lucchese. Vorrei anche aggiungere, per tutti coloro che sono interessati all'acquisto di una Audi, che c'è anche il nostro usato sia aziendale e a chilometri zero, sia come modelli che abbiamo in vendita e a prezzi particolarmente concorrenziali".

"Ricordo ancora la gentilezza e la signorilità di Egiziano Maestrelli - rievoca Aldo Terigi - Con la Lucchese, all'epoca, avevamo un rapporto di collaborazione. Emiliano Pellegrini, decano dei giornalisti sportivi, aveva una trasmissione televisiva sui rossoneri e noi ne eravamo uno degli sponsor. Ogni volta, a un certo punto, veniva presentata una nostra auto. All'epoca eravamo giovani di belle speranze e ci capitò l'occasione di incontrare il presidente Maestrelli, il quale apprezzò i nostri sforzi per cercare di crescere sul mercato locale. Perché ho smesso di andare allo stadio? Per tanti motivi, il tempo passa, avevo poi un'altra attività che mi impegnava anche la domenica, sono iniziate le delusioni del dopo Maestrelli. Negli ultimi tempi avrei voluto riavvicinarmi, ma quello che è successo ultimamente mi ha un po' raffreddato. Auguro, però, alla Lucchese tutto il bene possibile visto che sia io sia i miei fratelli ne siamo e ne saremo sempre tifosi. Amare i colori rossoneri è un po' una malattia, io sono nato a Lucca, da sempre sono stato un supertifoso. Ora allo stadio ci vanno poco più di duemila persone, ma io ricordo una partita, Lucchese-Sorso, stagione 1985-86, roba d'altri tempi, c'erano diecimila persone e giocavamo in serie C2. Finì 3 a 2. Segnarono Gabbriellini, Donatelli e Viviani. La Lucchese fu promossa in C1". Quella domenica, al Porta Elisa, c'era anche Andrea Terigi: "Fu una giornata speciale. Me la ricordo anche per altri motivi, perché eravamo, io e altri amici tra cui Francesco Bernardi, andati a giocare la mattina la finale del torneo di Valgiano di calcio. Poi mangiammo tutti in città al ristorante del Giglio da Rosolino e poi tutti allo stadio. Ci fu l'invasione di campo finale e noi ci accodammo al corteo con la bandierina del calcio d'angolo che avevamo portato via durante l'invasione. E' uno dei più bei ricordi della mia giovinezza".

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