Il professore rossonero
In linea coi tifosi
...Mi hanno ascoltato...
24/08/2009 23:18
Tifosi Rossoneri,
come d'incanto, sembra che i nostro giovanotti mi abbiano letto e
messo in pratica il mio invito della settimana scorsa, e cioè di
azzerare l'opaco derby di domenica scorsa e di ripartire alla grande
contro il Poggibonsi, dove la posta in palio era un po' più alta della
seppur agognata supremazia provinciale.
E' parso a tutti fin
troppo evidente ed a tratti perfino imbarazzante quanto fosse la
superiorità tecnica e tattica del nostro motore rossonero, che
nonostante le palesi differenze non riusciva a concretizzare una
superiorità netta in tutte le zone del campo, ma siamo agli inizi gente
e non si può pretendere di più.
Da ieri abbiamo una certezza:
che comunque vada abbiamo un gruppo all'altezza della situazione e che
la Pantera sarà lì fino all'ultimo per cercare di riprendersi ciò che è
stato disgraziatamente interrotto dal mitico cardiobusimenmegabeduino
che ci porto' al fallimento nella disgraziata estate 2008.
Ma
oggi vorrei prendere spunto dall'attualità: a tutti i livelli è partito
il dibattito sulla Tessera del Tifoso che ahimè non è nient'altro che
un ennesima fidelizzazione/commercializzazione del tifoso cliente,
servita in salsa buonista (pedigree pulito per averla) e che offrirà i
soliti vantaggi al fine di televisionizzare sempre di più il povero
possessore che si troverà davanti tutta una serie impressionante di
passaggi burocratici, messi a puntivo ovviamente dagli ideatori che
renderanno talmente complicato e surreale assistere ad una partita dal
vero, che il povero malcapitato ripiegherà giocoforza sui veri
protagonisti dell'iniziativa: Sky e Mediaset un ennesima conferma, se
mai ci fosse stato bisogno, di quella bolla gigantesca in cui viviamo
da qualche anno e che si chiama Conflitto di Interssi.
Detto
questo, nella nostra categoria forse la tessera non creerà grossi
scompigli perchè la Lega Pro 2 è ancora a dimensione interregionale e
poi diciamolo con franchezza è l'anello debole della catena, sempre più
debole da quando è diretta da Macalli e soci, che invece di varare
iniziative a sostegno pensano bene di triplicare i chilometraggi delle
trasferte facendo lievitare esponenzialmente i costi su bilanci sotto
la tenda dell'ossigeno.
Per le ragioni suesposte e per la storia
dell'andamento delle presenze al Porta Elisa negli anni, non ha più
letteralmente senso attaccare il pubblico rossonero o la parte di città
che non intende partecipare e vivere le vicende della nostra amatissima
Pantera. E' statisticamente dimostrato che le nostre presenze sia in
termini di abbonamenti che di spettatori paganti sono state e sono di
tutto rispetto per l'evoluzione che ha preso il calcio "moderno",
quindi Giulianone mio e parte di stampa che sembra non abbia altri
argomenti, non ti arrabbiare e non sottolineare sempre che gli
abbonamenti alla fine non saranno quelli che pensavi, non solo a te fa
piacere rivedere la gradinata e la curva gremita come lo era una volta,
ma bisogna cominciare ad entrare nell'ordine di idee che nulla sara'
più come prima e prendere atto che le piccole realtà dovranno vivere di
programmazione di giovani.
Attaccare ripetutamente i potenziali
tifosi e fare continuamente articoli su "la citta' non risponde" oppure
"scarse presenze" è fuorviante e psicologicamente non invita a venire
alla partita quella fascia di potenziali tifosi che veniva allo stadio
qualche anno fa e che leggono in continuazione che il Porta Elisa è una
cattedrale nel deserto etc etc..
Le presenze si incentivano con
promozioni, con pacchetti, con sconti e con iniziative mirate a
favorire i tifosi del domani che sono i ragazzi, non si viene incontro
alla gente facendo pagare un abbonamento che ha un costo simile ad un
settore popolare di una squadra di Serie A.
Chiudo questo mio
lungo sfogo con la solita nota di colore: ieri allo stadio ho visto un
mio amico con una cartellina sottobraccio e gli ho chiesto: ma che fai
ti porti il lavoro da casa ? No c'ho la documentazione che mi serviva
per fare entrare i miei bimbi allo stadio...Chi ha orecchie per
intendere, intenda.
Luca Borghetti - Il Professore rossonero