Il professore rossonero

In linea coi tifosi

Fino al novantacinquesimo...

28/09/2009 20:06

 

Tifosi Rossoneri,

per una volta voglio cominciare dalla fine cioè dal dopopartita: come tradizionalmente facciamo da decenni è usanza a fine partita, specialmente da parte di coloro che hanno visto il match dalla gradinata, recarsi a fare quattro chiacchiere con i protagonisti del match e come nel caso di ieri a festeggiare i propri beniamini, protagonisti indiscussi di una delle pagine più belle della storia rossonera così avara di partite vinte in rimonta, per cui con la voglia finalmente di condividere un momento cosi raro, ci troviamo davanti ad uno sbarramento di transenne condito da una pletora di stewards palestrati dai toni decisi che ci impediscono di raggiungere la tribuna "in ossequio alle nuove disposizioni del responsabile della sicurezza".

Ora domando e dico le persone che volevano andare "oltre" erano nell'ordine: dieci vecchietti, cinque o sei "malati", habitues dl muro del pianto e qualche bamboretto accompagnato da genitore scopo ottenimento cimelio, la ragione di quello schieramento qual era? Tenere lontana questa pericolosa orda barbarica dai tre (non è un eufemismo eran veramente tre) tifosi del Celano? Proteggere i dirigenti da un'eventuale contestazione? Ma quale? Purtroppo non era una situazione gestita dalle forze dell'ordine ma era forte la sensazione che venisse dall'interno della Lucchese. Forse non si non ci si è resi conto che l'atmosfera che gravita oggi intorno alla Lucchese non è lontana da quella che si respirerebbe in un qualsiasi circolo di dopolavoro bocciofilo. Spero quindi che Giulianone nostro e suoi collaboratori riescano a riportare una cosa ormai smarrita nel mondo del calcio di oggi e che si chiama BUON SENSO.

Fatta questa doverosa premessa richiesta a gran voce dai tifosi, come descrivere la meravigliosa sequenza che ci ha portato in cima alla classifica con cinque punti di vantaggio sulla seconda? Roba da cardiopalmo vietata ai deboli di cuore, si contan sulle dita di una mano negl ultimi anni partite ribaltate e vinte con orgogliosa sicurezza come quella di ieri. Se c'erano dei dubbi sulla consistenza morale e tecnica del gruppo sono stati cacciati via dai mitici Rum e Pera e Damianone Biggi, dopo qualche notevole apprensione causata da una difesa alla ricerca della migliore condizione. Date retta a chi ha vsto tanti campionati non è presto per fare i vuoti, anzi tutt'altro, potresti avere il non indifferente vantaggio di amministrare tutto l'andamento del torneo, crisi comprese, per cui ventre a terra cara Pantera affila gli artigli, metti fieno in cascina che un bel futuro, dopo tanto patire, ci attende.

Luca Borghetti - Il PROFESSORE ROSSONERO.

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