Il professore rossonero
In linea coi tifosi
La bestia nera...
12/10/2009 17:36
Tifosi Rossoneri,
è un ineluttabile destino che quando ci troviamo davanti la Sangio ci
sia sempre qualcosa che non funzioni: ricordate la partita decisiva a
S.Giovanni nel campionato 2005/06, quella dei palloni fatti sparire da
Braglia per capirsi, che pareggiammo zero a zero e dovevamo vincere a
tutti i costi ? Oppure il 2007/08 con partita "battaglia" espulsioni e
risse varie in campo ? Questo per capire che nel calcio, anche se
cambiano i protagonisti, ci sono delle formazioni con le quali non si
cava un ragno da un buco, non c'è una spiegazione logica fa parte del
fascino di questo sport.
Ieri, dopo un accettabile avvio con svariate palle gol mancate di un
soffio, nel secondo tempo la squadra, ridotta in dieci, ha dovuto
stringere i denti e faticare per portare a casa un punto, probabilmente
questa squadra qualche limite ce l'ha sennò, come dice giustamente
Paolino nostro, il campionato sarebbe finito a Gennaio con 96 punti.
Per cui calma e gesso di pellegriniana memoria e ributtiamo subito
la nostra attenzione sulla non facile trasferta di Vasto, perchè gli
abruzzesi se continuano a mancare gli appuntamenti interni rischiano di
trovarsi invischiati in posizioni di classifica da cui è difficile
uscirne.
Ma i giovanotti di Favarin hanno il vantaggio che come per magìa
quando sono in viaggio e lontani dal Porta Elisa riescono a trovare un
equilibrio che all'ombra delle Mura non hanno ancora trovato, e siamo
certi che anche domenica troveranno il guizzo giusto o almeno ci
proveranno.
E' surreale piuttosto che questa squadra debba avere un sostegno
caloroso in trasferta e che in casa, se non ci fossero i soliti
irriducibili, viva una situazione da "campo neutro" anche ieri uscendo
dallo stadio ho percepito umori neri, imprecazioni contro tizio e
contro caio per finire con l'immancabile "anche per quest'anno un vengo
più", tutti stati d'animo che potrebbero essere perfettamente
comprensibili se venissimo da un passato di venti campionati di serie A
e qualche partecipazione alla coppa dei Campioni , ma siccome cosi non
è temo che l'unica soluzione sia la "demolizione" e ricostruzione del
tifoso medio lucchese, al quale non sono bastati in sequenza:
ricostruzione societaria finanziariamente solida con programmi stabili,
nonché vivere permanentemente in testa da un anno e mezzo.
Se non c'è un po' di crescita in questo senso, non rimane che
l'acquisto di qualche card e godersi lo spettacolo dal divano, questo è
l'obiettivo finale dei gestori del giochino, l'unico dispiacere è che a
Lucca l'hanno capito da subito in tanti.
Luca Borghetti - IL PROFESSORE ROSSONERO