Tifosi in fermento accusano Gazzetta Lucchese di aver dato voti troppo alti ai giocatori dopo la gara con la Juve Stabia. Risponde Aldo Grandi: "Mortificare i giocatori non ha alcun senso. Fino a maggio e a patto di raggiungere la salvezza, tutti hanno diritto ad un'attenuante. Dopo, però, crediti e debiti saranno azzerati. Anche per la società"

05/12/2010 23:51

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Mi sembravate l'unico sito serio, ma come potete dar queste pagelle dopo una partita squallida incredibile come questo con la Juve Stabia???? Carloto 5,5?????? Era da 2!!
Come parlava molta gente oggi in gradinata, non siete più parziali neanche voi... Peccato!"
Federico.

Risponde Aldo Grandi: "Caro Federico, probabilmente nella tua breve lettera di protesta hai commesso un lapsus freudiano. Hai, infatti, scritto: 'Non siete più parziali neanche voi...". Forse, intendevi dire imparziali altrimenti il senso della frase non esiste. Ci fa piacere ricevere queste osservazioni. Purtroppo non ci vuole molto a capire come questa lettera sia, soltanto, una delle tante manifestazioni di malcontento esistenti tra la tifoseria. O tra una robusta fetta di essa. La squadra ha giocato male e se ascolti la telecronaca registrata della gara che andrà in onda stasera, lunedì 6 dicembre su Noi Tv, ti renderai conto che non gliele abbiamo mandate a dire. Addirittura, ad un certo punto del secondo tempo, ci siamo permessi anche di aggiungere un 'E menomale che era tutta colpa di Favarin...'.

Tuttavia crediamo che mortificare questi giocatori non abbia alcun senso. Ciò che per i tifosi è un gioco o un passatempo, per loro è un lavoro e io non voglio credere che, come tutti i lavoratori regolarmente stipendiati e salvo rare eccezioni, scendano in campo con il freno a mano tirato. No, penso, piuttosto, che i valori siano quelli che, come sempre, il campo assegna impietoso a tutti. E per Carloto, così come per tutti gli altri, sotto ogni latitudine, parlano i fatti, non solamente le pagelle. La Lucchese Libertas targata Giuliani e Valentini ha portato i rossonero dov'erano prima del fallimento e quest'anno sta godendo, giustamente, di una sorta di credito illimitato che, però, è destinato a finire con l'ultima giornata di questo torneo a salvezza, ci auguriamo, ottenuta. Poi, non ce ne sarà più per nessuno. Realizzare uno stadio con un investimento di 43 milioni di euro per restare in serie C1 con una squadra che lotta per la salvezza farebbe ridere anche un pollo se ne fosse capace. Quindi, sarà bene che sin da adesso la dirigenza effettui scelte oculate dalle quali dipenderà, se non il futuro remoto della Lucchese, certamente quello prossimo con tanto di campagna abbonamenti della stagione 2011-2012. A maggio si azzerano debiti e crediti reciproci e chi vorrà qualcosa dovrà dare qualcos'altro in cambio, non solo parole o impegni a scadere. Nel frattempo, ha ragione Paolo Giovannini: mancano due trasferte maledette al Sud, una peggio dell'altra e la Lucchese non può non tornare a casa con, almeno, due punti che sarebbero il minimo indispensabile per non darsi delle martellate dove non batte il sole. La paura, però, fa novanta e l'atmosfera, a quanto sembra, non è delle migliori.