Che si bofonchia?

Lettere alla Gazzetta Lucchese

Daniele Di Piazza: "Ma quali 50 mila euro per il marchio Lucchese Libertas! A bilancio Giuliani e Valentini ne hanno messi 21 mila e basta!"

19/03/2012 14:37

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo la lettera del tifoso e amico Daniele Di Piazza:

Aldo ma ci fai così trulli?...........marchio pagato 21.000 euro e messo a bilancio della Lucchese. Perché, seriamente, non affrontiamo la questione fusione con la società sviluppo sportivo, il mutuo, i milioni di euro di sponsorizzazioni finiti nel nulla, i contratti di Baldanzeddu etc etc valutati 1000 euro, gli attacchi continui a tifosi, il rifiuto a Russo......................ti potrei scrivere 1.000 atti di accusa a Giuliani, ma non serve a niente, scrivi quello che ti pare pubblica quello che ti pare fai quello che ti pare è un tuo pienissimo diritto....ma ti chiedo per favore di non offendere l'intelligenza della gente e dei tifosi, davvero te lo chiedo col cuore, ne abbiamo passate anche troppe, e dover anche subire che se tutte le domeniche c'è il coro contro giuliani sbagliamo a farlo, comincia a diventare davvero troppo e offensivo per chi paga 15 euro di biglietto a Pescia... Giuliani per molti ti posso dire quasi tutti è il principale colpevole, forse anche più di Valentini, di certo più dei vari Montali, Faggioli etc etc.............forse al pari di Favilla e Moschini......questo solo per dirti che tanto allocchi un siamo, i fallimenti insegnano alla gente che ha la Lucchese nel cuore.

Ciao daniele

Risponde Aldo Grandi: caro Daniele è probabile che io, a volte, abbia sottovalutato la capacità dei tifosi di essere più e meglio informati di noi addetti ai lavori o, quantomeno, del sottoscritto. Ad esempio non sapevo che il marchio e la coppa erano stati messi a bilancio per la somma di 21 mila euro visto che io ho sempre saputo e mi è stato sempre detto che la spesa era stata di 50 mila euro! Detto da Giuliani più volte. Ho provato a rintracciarlo anche dieci minuti fa, ma non mi risponde da una vita. Mi piacerebbe sapere quanto è costato il marchio e, comunque, concorderai che 21 mila euro sono sempre una bella somma per un... pezzo di carta. Quanto all'iscrizione a bilancio, era normale trattandosi di un costo che sarebbe dovuto essere ammortizzato nel corso degli anni. Poi, però, è andata com'è andata. Voi tifosi potete continuare a gridare ciò che ritenete più giusto, ma, se me lo consenti, non vedo l'ora che in questa faccenda ci metta le mani la Guardia di Finanza così sapremo cosa è stato, esattamente, fatto.

Vecchio Mulino

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