Lettera aperta a Paolo Indiani: "Mi sono dovuto ricredere su di lei e spero rimanga il prossimo anno"

13/04/2011 07:46

Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'intervento di un tifoso rossonero a sostegno del tecnico della Lucchese Paolo Indiani

Mister, ero fra quelli scettici sul suo arrivo: lei non mi piaceva e mi chiedevo perché fosse stato proprio lei il prescelto dopo la sua prima esperienza non positiva di Lucca. C'è un proverbio che dice che solo gli sciocchi non cambiano mai idea e mai proverbio fu più azzeccato: il lavoro che ha fatto quest'anno, nelle condizioni in cui è stato fatto, merita tutti gli elogi del caso.

Mi dispiace Mister che pensi che tutta la piazza le sia ostile perché le posso assicurare che cosi non è, semplicemente ognuno di noi non ha un sito proprio dove scaricare i propri giudizi fatti di simpatie o antipatie personali più che di considerazioni vere tecniche ed è per questo che il pensiero di una decina di persone passa come il pensiero di un intera città, ma le posso assicurare, Mister, che non è cosi. A Pisa Mister abbiamo giocato male: lo sa lei e lo sappiamo noi, ma da qui ad usare questa partita come capro espiatorio di tutta una stagione che invece è stata molto positiva ce ne corre.

La realtà Mister è che qualcuno dopo aver già parlato in tempi non sospetti di retrocessione sicura, non potendosi attaccare ai suoi risultati, si attacca, per criticarla, a quella partita. Qualche anno fa il buon "Sven Goran" Viscidi perse un derby in casa giocando malissimo con il Pisa di D'Arrigo, ma face una stagione molto simile a quella di quest'anno e nessuno si sognò poi di rinfacciargli quella sconfitta. Anzi, finì giustamente osannato dal pubblico. Sono fra quelli che sperano che il prossimo anno sia sempre sulla nostra amata e gloriosa panchina; non posso dirle se sono nella minoranza o nella maggioranza, ma posso confermarle che ci sono tanti tifosi che la pensano con me solo che non sempre abbiamo il tempo come ho fatto adesso io per poterle manifestare la nostra stima e affetto scrivendogli una lettera.

Personalmente mi dispiacerebbe se lei pensasse che tutta Lucca prova rancore con lei, perché questo non corrisponde alla realtà. Sono del parere che bisogna rispettare il pensiero di tutti i tifosi perché sono quelli che pagano, quelli che oggi la criticano sono gli stessi che davano del mercenario a Carruezzo e organizzavano cene con la vecchia proprietà santificandone i componenti. Come detto, rispetto i pareri di tutti, ma non mi piace quando il pensiero di qualcuno viene fatto passare come il pensiero di una piazza e di una città intera perché in questo caso si toppa completamente.

Lei Mister e il nostro grande direttore sportivo Paolo Giovannini non siete né re né eroi né condottieri: niente di tutto questo, ma siete due grandi professionisti che in condizioni societarie difficilissime avete messo il massimo impegno e serietà per salvare una categoria che ad un certo punto sembrava impossibile da salvare. A tanti di noi questo basta per ringraziarvi di cuore del lavoro svolto e se a settembre, come mi auguro di cuore, i nostri destini saranno ancora insieme ne sarò felicissimo e con me molti altri sostenitori rossonere

Alessio Favilla, detto il Lunatese, e molti altri sostenitori rossoneri