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Lettere alla Gazzetta Lucchese

Lettera di Daniele Di Piazza ad Aldo Grandi: tante domande per altrettante risposte

03/06/2011 16:18

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo:

Caro Aldo, sono Daniele Di Piazza e vorrei porti alcune domande: pensi che se a ottobre tu mi avessi dato una risposta più accurata e veritiera alla lettera che ti spedii riguardo presunte voci su disimpegno Valore e grossi problemi economici del gruppo, forse oggi potremmo essere in una situazione meno drammatica? Riconosci che questa volta noi tifosi, memori degli errori fatti con Fouzi, ci siamo comportati in maniera esemplare a difesa della Lucchese, bada bene Lucchese intesa come "fede" per noi e non proprietari o dipendenti? Perché siamo stati lasciati soli a combattere contro quello che ad ottobre si presentava già come un grosso problema?Perché siamo stati osteggiati e avete provato spesso a smentirci, a difesa, oggi, dei Valentini, dei Giuliani, dei Giovannini piuttosto che degli allenatori o giocatori? Perché non avete avuto fiducia nella nostra onestà morale che ci faceva capire che le cose per la nostra amata Lucchese non stavano andando affatto bene? Perché volevate negarci il diritto di contestare la sconfitta umiliante di Pisa? Avremmo potuto portare avanti il bene della Llucchese, lottando, perché noi per primi avevamo avuto l'esperienza che... tacere era deleterio e i nodi prima o poi vengono al pettine. Io sono convinto che una lotta appassionata pro lucchese e non pro presidenti dirigenti tecnici e giocatori, avrebbe portato a preoccuparsi e a risolvere la questione socetaria con i giusti tempi. Ti ringrazio per le eventuali risposte, se me le darai.

Risponde Aldo Grandi:

Leggo solo oggi la tua lettera e, onestamente, trovo in essa molti spunti veritieri e interessanti. Credo sia giusto rispondere a ogni domanda, per non correre il rischio di girare intorno alla questione.
 

Pensi che se a ottobre tu mi avessi dato una risposta più accurata e veritiera, alla lettera che ti spedii riguardo presunte voci su disimpegno Valore e grossi problemi economici del gruppo Valore, forse oggi potremmo essere in una situazione meno drammatica?

Non credo che saremmo in una situazione meno drammatica, ma, certamente, avremmo potuto evitare di dare ancora fiducia a chi, invece, soldi non ne aveva più, ma nemmeno la voglia di dirlo pubblicamente. Io, però, posso dirti che, all'epoca, verificando di persona il livello di rating dato dalle banche alla Valore spa, esso era, esattamente, quello che ho scritto e nessun allarme rosso era in atto. 

Perché siamo stati lasciati soli a combattere contro quello che ad ottobre si presentava già come un grosso problema?

Non siete stati lasciati soli. Noi abbiamo preso coscienza che qualcosa non andava per il verso giusto, ma era un problema di liquidità e, come tale, si sperava, temporaneo. Valore ha annunciato di volersene andare a giugno 2010, ma l'ha fatto a Giuliani, dice, non certo a noi.

Perché siamo stati osteggiati e avete provato spesso a smentirci, a difesa oggi dei Valentini, dei Giuliani, dei Giovannini, piuttosto che degli allenatori o giocatori?

Noi non vi abbiamo mai osteggiato, certo, però, che dopo due anni di vittorie e di campionati vinti ci sembrava e mi sembrava assurdo e ingiusto sparare su chi aveva contribuito a riportare la Lucchese in C1. Anche perché abbiamo preso conoscenza dei problemi di natura economica solo in un secondo momento. Comunque sia ammetto che, spesso, i tifosi, forse per un sesto senso loro proprio, vedono più lontano nonostante noi si sia più vicino alle fonti di informazioni. Non abbiamo protetto, però, nessuno e, infatti, quando c'è stato da criticare lo abbiamo fatto e anche pesantemente. Difficile non è dire che uno è sempre stronzo o falso; difficile è riuscire a saper distinguere quando è falso da quando, poche o tante volte che sia, è vero. Voi tifosi, in questo, agite con più istinto e sull'onda di emozioni non sempre condivisibili.

Perché non avete avuto fiducia nella nostra onestà morale che ci faceva capire che le cose per la nostra amata Lucchese non stavano andando affatto bene?

Mai abbiamo pensato di non avere fiducia in voi. Solo che un conto sono le impressioni o le voci e un'altra le prove concrete. Ciò non toglie che, spesso, si sbagli anche noi addetti, si fa per dire, ai lavori.

Perché volevate negarci il diritto di contestare la sconfitta umiliante di Pisa?

Nessuno nega qualcosa a qualcuno. A me, però, riesce difficile pensare che un giocatore possa vendersi la partita o tirare indietro il piede. Può darsi mi sbagli. Inoltre la vita, per me, ricomincia al 90' né si ferma all'inizio di ogni gara. Dire a qualcuno che si è venduto è talmente infamante che riesco a malapena a crederci. Poi, però, arriva l'inchiesta Ultima scommessa e, allora, mi rendo conto di non avere capito un cazzo.

Credo di aver risposto alle tue domande in maniera esauriente. Comunque sia e qualunque cosa scriva dica o faccia, sai che è dettata dalla buona fede e che, in caso di errore, ci ho sempre messo la faccia. Come vedi anche questa cordata di genovesi sta seminando dissensi e polemiche. Io, personalmente, ho detto come la penso.

Aldo Grandi

               

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