L'avvocato Vincenzini: "Sono contento di aver avuto ragione io"

21/06/2011 18:02

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo la lettera di Ugo Vincenzini, legale della cordata Susanna-Auricchio che, alcuni mesi fa, cercò di acquistare la Lucchese. 

Caro Aldo, 

ti scrivo queste poche righe dopo aver seguito con interesse sulla tua testata l’evolversi dell’ “affaire” Lucchese che giocoforza mi ha coinvolto e appassionato negli ultimi mesi. Mi darai atto che dal momento del
fallimento della trattativa portata avanti per conto di Alfredo Susanna e Camillo Auricchio mi sono astenuto nell’ intervenire ogni qualvolta, a sproposito, venivamo tirati in ballo. Ricordo una conferenza stampa di
Valentini che ci accusava di esserci fatti pubblicità gratuita oltre ad avergli fatto perdere tre mesi di tempo; ricordo uno pseudo conduttore televisivo(senza offesa per la categoria) che si permetteva, in
trasmissione, di apostrofare con un “llu li” Alfredo Susanna nel contesto di un discorso al limite dell’offesa espresso in un italiano incomprensibile; ricordo il tanto fumo e poco arrosto anche da te riportato; ricordo i commenti della stampa relativamente al valore pari a zero da me attribuito alle quote della Lucchese. Ho tanti ricordi e una certezza: avevo ragione io. E non lo dico per presunzione, ma per aver svolto diligentemente
il mio mandato e aver preso buona nota di quanto recentemente avvenuto.
Nella mia mail inviata alla Valore in data 10.3.2011 esprimevo i seguenti concetti: 

Stadio - Un progetto, peraltro neanche definito nelle superfici economicamente utili,  per il quale rimanevano forti dubbi da parte della classe politica circa la durata della concessione (ti ricordo che a quella
data si dava per certo un passaggio in Consiglio Comunale entro la fine di marzo).

Terreno S.Donato – Dopo il decreto Romani il progetto fotovoltaico di fatto veniva a perdere qualsiasi interesse economico (il 4° conto energia lo ha
confermato)

Squadra – Già a marzo debiti i erano superiori alla valutazione del parco giocatori e del marchio (da marzo ad oggi si sono, poi, aggiunti gli stipendi non pagati).

Perché queste precisazioni? Forse per una rivincita personale? Certamente no. Sono voluto intervenire un’ultima volta sull’affare Lucchese perché deve essere a tutti chiaro che se non fosse stato per le assurde pretese di Valentini oggi la società sarebbe stata in mano oltre che a Giuliano Giuliani, a due imprenditori con la “I” maiuscola che avrebbero garantito un
progetto sportivo ben definito supportato da un’importante progetto imprenditoriale di cui sentirai certamente parlare nel prossimo futuro. Con
un ringraziamento speciale da parte dei tifosi di basket.
Con stima e affetto.

Risponde Aldo Grandi:

Del senno di poi son piene le fosse per cui, caro Vincenzini, c'è poco da bearsi. Certo è che Susanna e Auricchio, in confronto agli attuali proprietari avevano e hanno un credito di molto superiore. Valentini voleva tanto e si è trovato... con niente e agli arresti domiciliari. Al piccion ingordo, n'è scoppiato 'r gubbio si dice a Lucca. Come vedi Valentini sta pagando un duro prezzo per essere venuto a Lucca e essersi inserito nella Lucchese; stesso dicasi per Giuliano Giuliani. Auricchio e Susanna sono, senz'altro, buoni imprenditori, ma se avessero v oluto davvero la Lucchese avrebbero potuto fare uno sforzo in più. Considerarli dei martiri e, te, una sorta di Nostradamus rossonero, no, consenticelo, ma non possiamo accettarlo anche se ti riconosciamo una serietà e una simpatia anni luce superiori all'attuale dirigenza rossonera.