Daniele Di Piazza suggerisce di cambiare, nell'eventualità di un... miracolo, mèta del pellegrinaggio: d'accordo, non più il Santuario di Montenero, ma Livorno resta con destinazione la Torre di Calafuria e bagno collettivo

26/06/2011 08:13

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo queste breve lettera dell'amico Daniele Di Piazza:

Ciao aldo,

sono Daniele, ascolta voglio farti una proposta,te come me hai vissuto il peggior dramma che un genitore possa mai vivere. Al di là della fede, del credere o non credere, a me il pensiero di andare a festeggiare un'iscrizione della Lucchese in un luogo dove, magari accanto a me, ci sono genitori che pregano per un figlio malato di leucemia o dei figli che pregano per la salute di un genitore, non mi piace, mi sentirei in imbarazzo: per prima cosa con SARA che mi guarda dall'alto. Chiamala stupidità, demagogia ,chiamala come vuoi, ma il pensiero mi mette il magone allo stomaco. Io ti voglio fare una proposta, sostituisci il luogo, che ne so, magari, partiamo la mattina e calcoliamo di arrivare a sera per la cena in Pizzorna e, poi, prenotiamo un pullman per il ritorno... L'iscrizione deve essere una festa, ma non rischiare di passare come una cosa blasfema. Forse invecchio e divento bacchettone. Che ne dici?  

Risponde Aldo Grandi:

Caro Daniele la tua semplice osservazione merita rispetto e, a essere onesti, anche di essere ascoltata. Non hai, infatti, tutti i torti e, anzi, hai molte ragioni da far valere a sostegno della tua tesi. Quindi e spero di agire con l'appoggio anche degli altri partecipanti, accolgo, sia pure in parte, la tua richiesta. Va bene cambiare destinazione, ma Livorno resta sempre il punto d'arrivo con la Torre di Calafuria e un bagno collettivo. Il tutto, ovviamente, non solo in caso di iscrizione della Lucchese, ma di iscrizione con una proprietà diversa dall'attuale e che contempli Giuliano Giuliani. Per il resto, grazie della lettera e della sensibilità mostrata.