Che si bofonchia?
      Lettere alla Gazzetta Lucchese
       
      Il Gruppo Storico scrive a Bulleri: "La storia rossonera è nostra, il marchio può appartenere, giuridicamente, a voi, ma, affettivamente solo a noi tifosi"
      15/10/2011 23:31
                          
        
Riceviamo dal Gruppo Storico e pubblichiamo la seguente lettera aperta all'ex amministratore della Lucchese Libertas 1905 Giuseppe Bulleri:
Egregio Sig. 
Bulleri, 
 
in riferimento alla 
sua esternazione pubblicata su “Gazzettalucchese”, è interessante il riferimento 
che fa all’importanza della “storia”. Ecco, a proposito di “storia”, la società 
Libertas “1905” è nata più di 100 anni fa: quando, e in quali occasioni, ha 
frequentato gli spalti del Porta Elisa, Lei che ne loda giustamente la storia? A 
noi risulta che Lei sia subentrato nel momento in cui la società era a 
brandelli, avventandovisi come un avvoltoio famelico in cerca di….? Nessuno l’ha 
capito.
 
 
A proposito del 
titolo sportivo, che non appartiene a Lei, ma al popolo rossonero che ha sempre 
portato orgogliosamente in giro per l’Italia il nome di Lucca e della Lucchese 
(per inciso, non La ricordiamo in questi tour che negli anni abbiamo fatto su e 
giù per lo stivale), sappia bene che quel marchio a cui tutti noi siamo legati 
può giuridicamente appartenere a Voi, ma affettivamente è proprietà di chi ce 
l’ha cucito sul cuore, tatuato sul corpo e impresso nel cervello come icona di 
tante battaglie sportive….vinte o perse…ma combattute dalla Pantera sul campo 
col suo pubblico a supportarla dagli spalti. Quella che si 
chiama….PASSIONE….DISINTERESSATA. 
 
Siamo avvezzi, ahimè, a fallimenti e giochini di potere: 
non cadremo nella falsa diatriba….”AS Lucca-Giannecchini” …”Libertas 
1905-Bulleri”; il pubblico lucchese è più intelligente di quel che pensate, 
signori. E nonostante una doppietta di fallimenti ravvicinata, 
l’una da imputare a un arabo calato avventurosamente nel calcio, l’altra 
provocata, in concorso, anche da un gruppo imprenditoriale LUCCHESE, la gente si 
è massicciamente riunita nel nuovo progetto che l’ASD Lucca ha inteso presentare 
e mettere in pratica. Con una categoria in meno (dalla D all’Eccellenza) ed un 
fallimento sul gruppone la tifoseria ha sottoscritto ancor più abbonamenti 
rispetto a quanto fatto tre anni fa.
Il pubblico, infine, non intende sottomettersi a ricatti 
né far alcuna pressione sull’attuale società affinchè esborsi soldi per 
l’acquisto di una storia che GIA’ ci appartiene, in quanto compartecipi della 
sua scrittura. 
In merito allo stato comatoso della società, insolvente 
verso “n” fornitori e tenuta in vita non si è ben capito (forse…) per quali 
scopi, invitiamo le autorità 
preposte ad attivare tutte le pratiche legali affinchè la società “AS Lucchese 
Libertas 1905” sia giuridicamente chiarita e condotta verso un concordato 
preventivo. Ciò, ulteriormente, perché la storia che questa società ha 
rappresentato per Lucca sia tolta di mano a soggetti completamente 
disinteressati al valore che la suddetta rappresenta per la nostra città e che, 
a nostro avviso, ne stanno infangando il nome.
 
 
-          Regalare il 
marchio “Libertas 1905” non tanto a Giannecchini o alla nuova società, ma alla 
gente che dietro quel simbolo si è sempre riunita ed identificata. 
 
La storia non è né di un presidente, né di coloro che, giuridicamente, detengono la proprietà della società: la storia è della città e 
del popolo che ha vissuto la storia della Lucchese giorno per giorno, domenica 
su domenica, trasferta su trasferta. La storia, caro Bulleri, è nostra. 
Ce la riconsegni, attribuendola alla nuova società con la quale tutti noi, adesso, ci identifichiamo. Senza tante “filosofie” intorno.