Siamo quelli che...

02/05/2008 08:32

Siamo quelli che hanno visto il miglior calcio d'Italia con Orrico, ma
qualcuno decise per noi che non dovevamo salire. Siamo quelli che hanno visto tornare Orrico due volte, ma ormai il giocattolo si era rotto.
Siamo quelli che avevamo l'allenatore campione del mondo, non fece male, ma in casa non vinceva mai.
Siamo quelli che Fascetti chiamava la peggior piazza d'Italia, ma che se l'avesse detto in qualunque altra piazza forse gli serviva la scorta.
Siamo quelli che con Bolchi si sono illusi, ma hanno cominciato ad
assaggiare le prime amarezze. Siamo quelli che quando un allenatore raramente riusciva a fare bene poi per un motivo o un altro lo perdevamo (Salvemini, Scoglio, Viscidi, Nicoletti, Braglia?).
Siamo quelli che si sono sorbiti tutto il girone di ritorno di De Canio.
Siamo quelli che l'obiettivo di quest'anno è di salvarsi una
settimana prima dell ultima giornata e a chi non va bene "vadi" a vedere il Real Madrid. Siamo quelli che hanno visto giovani sbocciare Rossi, Vannucchi, Innocenti, Di Francesco e portafogli gonfiare con le loro cessioni.
Siamo quelli che Pino Vitale è uno dei miglior direttori sportivi
d'Italia, ma che ancora oggi non ha perso il vizietto di fare sciagurati
cambi di panchina (Burnich-Papadopulo-Burnich), (Cagni-Malesani-Cagni). Siamo quelli che Maestrelli se ne andava perchè eravamo degli ingrati. Siamo quelli che ci avevano detto che Discepoli era il nuovo profeta dopo Orrico. Siamo quelli che dopo pochi mesi siamo tornati al vecchio profeta. Siamo quelli che dopo aver sfiorato la vetta abbiamo perso i play-off a Ferrara con una squadra che non aveva niente da dire e visto gol sbagliati incredibilmente a porta vuota sotto la nostra curva.
Siamo quelli che abbiamo visto Orrico andarsene dal ritiro. Siamo quelli che dopo pochi mesi è stato davvero mandato via e ormai un'altra stagione era compromessa nonostante il buon lavoro di Viscidi.
Siamo quelli che abbiamo sognato per un anno vivendo di rendita dei
gol di Carruezzo.
Siamo quelli che finalmente sognavano di vincere. Siamo quelli che sono andati in massa a Trieste e hanno da una una nostra punizione dal limite visto un mezzo uomo e mezzo cane partire dalla sua metà campo e andare a raddoppiare.
Siamo quelli che eravamo la settimana dopo al Porta Elisa che abbiamo visto la più bella partita della nostra vita. Siamo quelli che abbiamo visto il nostro bomber sbagliare il gol più importante della stagione.
Siamo quelli che il giorno dopo eravamo a casa sua a rincuorarlo, ma se pensiamo a quella partita ci vengono ancora le lacrime agli occhi.
Siamo quelli che quando arrivò Gioia eravamo quasi in soggezione e lo veneravamo come un papà.
Siamo quelli che eravamo in 4000 in piazza Grande. Siamo quelli del più siamo più vinciamo uguale serie B. Siamo quelli che quando ci dissero dell'acquisto di Deflorio eravamo gli uomini più felici del mondo. Siamo quelli che vedere giocare Deflorio era una delle cose più tristi di questo mondo.
Siamo quelli che d'Arrigo diceva di avere una Ferrari. Siamo quelli che tre settimane dopo vedevano girare il disoccupato D'Arrigo a monte San Quirico con la sua macchina. Siamo quelli che Iaconi era finalmente un tecnico vincente. Siamo quelli che Iaconi si offese perché avevamo leggermente protestato dopo "l'esaltante" annata che ci aveva regalato con tanto di play-out. Siamo quelli che dopo tante promesse Gioia disse che il calcio non faceva per lui.
Siamo quelli del programma ridimensionato e che dovevamo coprire il
buco dell anno prima. Siamo quelli che riuscirono nell'impresa di andare ai play-off con una squadra che era partita con Masini punta perchè Sven Goran Eriksson non ne aveva altre a disposizione.
Siamo quelli che riuscirono nel'impresa di prendere due gol nei
minuti di recupero con il Lumezzane e di far segnare proprio chi non
avremmo voluto che non mancò naturalmente di manifestarci tutta la sua gioia e soddisfazione per l'accaduto.
Siamo quelli che nonostante tutto ci credevamo e siamo andati in massa a Lumezzane. Siamo quelli che dopo un viaggio odissea con pulman rotti da dopoguerra arriviamo allo stadio che avevamo già preso goal e la partita era già finita prima di iniziare.
Siamo quelli eroici che siamo andati allo stadio anche con Baldini
Siamo quelli che per Grassi la squadra era ormai solo un peso e non
mancava di farcelo notare continuamente. Siamo quelli che avevamo la società 'più' nella della storia del calcio, un presidente Grassi e un direttore sportivo-segretario-addetto pubbliche relazioni-addetto stampa-accompagnatore e perchè no? All'occorrenza anche massaggiatore Magli.
Siamo quelli che la partita più bella del campionato a Pisa con il grande Nicoletti non c'era quasi nessuno perché di mercoledi alle 15 la gente solitamente lavora. Siamo quelli che abbiamo visto Grassi vendere la Lucchese ad un prezzo che nemmeno una buona società di serie A costa. Siamo quelli che non credevamo ai nostro occhi nel vedere uno
stramiliardario arabo investire nella Lucchese e regalarci i biglietti
in curva.
Siamo quelli della serie a in quattro anni.Siamo quelli che Nicoletti non era adatto per questo progetto e ci  voleva un tecnico giovane emergente e vincente come Indiani. Siamo quelli che abbiamo visto morire Scoglio sotto i nostri occhi. Siamo quelli che prendevamo in giro i pisani e il poveraccio del loro straccione di presidente sognando una facile goleada nel derby.
Siamo quelli che abbiamo visto una squadra di pulcini allenata da un
infermiere senza patentino vincere in scioltezza il derby a Lucca. Siamo quelli che vedendo il curriculum di Simoni ci stroppiccicavamo gli
occhi increduli. Siamo quelli che quando andavamo fuori casa facevamo stropicciare gli occhi agli altri dalla felicità. Siamo quelli che ci siamo arrabbiati con Braglia che aveva come unica colpa quella di andare ai play-off al posto di una squadra che era costata 50 volte più della sua.
Siamo quelli che abbiamo letto che l'Espresso non parlava molto bene del nostro presidente. Siamo quelli che Simoni poteva fare finalmente il lavoro per cui era stato preso, il direttore tecnico, e portarci in B.
Siamo quelli che l'unico Lucchese che era contento di Simoni era
il Fanini che gli ha venduto la macchina nuova. Siamo quelli delle prime voci di stipendi non pagati. Siamo quelli che De Poli finalmente era l'uomo giusto al posto giusto. Siamo quelli che non credevamo ai nostri occhi nel vedere la prima partita di Correa con il Grosseto. Siamo quelli che non credevamo gli occhi a vedere tutto il resto del campionato di Correa...
Siamo quelli che Di Gennaro era diventato un bidone. Siamo queilli che il povero Pea aveva la colpa di essere a tre punti dalla prima troppo poco per un direttore ambizioso come De Poli. Siamo quelli che Stringara vedeva il bicchere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Siamo quelli cha la Snai il bicchiere lo vedeva solo vuoto quando doveva pagare ad anonimi scommettitori i nostri memorabili pareggi con il Pizzighettone.
Siamo quelli che d'estate abbiamo fatto una rivoluzione, ma siccome era poco l'abbiamo ripetuta anche a novembre. Siamo quelli dei giorni nostri dei meno male ci sono Giusti e Braglia tra mille polemiche e stranezze. Siamo quelli che domenica andremo allo stadio sapendo che forse non servirà a niente. Siamo quelli che sono 18 anni che non vincono nulla e subiscono amarezze su ogni campo d'Italia. Siamo quelli che chi viene da fuori definisce un pubblico freddo, distaccato, che non si entusiasma e non riempe lo stadio. Siamo quelli che in parte è vero, ma solo chi ha vissuto tutti questi anni come abbiamo fatto noi sulla nostra pelle può permettersi di capire e giudicarci.
Siamo quelli che comunque vada saremo sempre lì in ogni categoria e
anche quando non potremo andare fieri delle nostre vittorie e imprese sul campo siamo e saremo sempre orgogliosi della nostra città e della squadra che la rappresenta.

Alessio