Che si bofonchia?
Lettere alla Gazzetta Lucchese
"Ma chi ce lo fa fare di essere tifosi?" Le risposte che si dą Chiara da Pievepelago (Mo)
17/07/2008 08:42
Ma chi ce lo fa fare? In questo momento così difficile per la
Lucchese penso che in molti se lo chiedano. La risposta che do e che
molti altri si darebbero è: Si, ma cosa significa essere “Tifoso” e
perché lo sei? Ci si nasce, ci si diventa o cos’'altro?
Ci
sono molti tipi di “Tifoso” ci sono quelli arrabbiati, quelli
pessimisti, quelli polemici, quelli super-carichi, quelli freddi, e chi
più ne ha più ne metta, ma tutti comunque sono appassionati. Nick
Hornby nel primo capitolo del libro “Febbre a 90’ ” (una specie di
biografia del tifoso) scrive: "“Mi innamorai del calcio come mi sarei
poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente,
acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che
avrebbe portato con sé".
Essere
“Tifoso” è una fede, quasi una religione, con i suoi riti, i suoi
misteri, le delusioni e a volte i miracoli. urtroppo questa volta il
miracolo non c’è stato e la Lucchese non c’è più. adesso noi che
facciamo? Si può smettere di essere “Tifoso”?
No! Perché Io senza la
mia parte di Tifoso non sarei più Io! E questo è un bel problema,
perché l’'essere Tifoso è legato ad un'unica squadra, può essere anche
la più insignificante ma è Tua. Non so se è il destino o il caso o
qualcos’altro che te l’ha assegnata ma so che è come un colpo di
fulmine: ZAC! La vedi e sei fritto! E tutto perché tuo padre una
domenica di vent’anni fa ha avuto la malaugurata idea di portarti allo
stadio e da lì la tua esistenza è segnata, non potrai più farne a meno!
Non puoi alzarti domattina e dire:"Ok,
vista la mia condizione di Tifoso e preso atto che la Lucchese non
esiste più adesso mi proclamo Tifoso della squadra “tal dei tali”".
E’
no! Non funziona così accidenti!! Rivoglio la Lucchese, non mi
interessa se con un nome e uno stemma diversi o se in Serie D piuttosto
che in III° Categoria, la Lucchese sarà sempre la Vecchia Pantera.
I
campionati si vincono e si può tornare anche migliori di prima, purché
alla guida della Società ci siano persone serie, che parlano chiaro e
si impegnano concretamente. Il rispetto della gente e dei tifosi si
conquista con la schiettezza e la serietà!
Scusate, è solo uno
sfogo, magari un tantino farneticante, ma è un tentativo per buttare
fuori un po’ d'’amarezza e ricominciare a sperare.
Un saluto a tutti e Forza Lucchese, sempre!
Chiara Preti
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