Da Roma a Rieti, per i colori rossoneri: "Cerchiamo di stare uniti"

27/10/2008 10:19

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Un punto guadagnato o due persi? Queste erano e sono, le domande ricorrenti dopo la trasferta di Rieti. Per quel che mi riguarda, opto per la parte positiva, punto guadagnato, visto il Rieti di ieri, non sarà facile per nessuno andare a prendere punti su quel campo. Positivo, anche perchè chi vi scrive, in altri tempi e su ben altri campi (Taranto, Crotone, Gallipoli) a parità di prestazione aveva visto la squadra sempre uscire sconfitta.

Non voglio sicuramente fare paragoni con il (devastante) passato, avendo notato sopratutto una cosa, in campo e poi in sala stampa, la diversa tranquillità e serenità della squadra e del mister,ma un piccolo filo conduttore sì,la mancata cattiveria nell'imporre il proprio gioco e l'essere cinici e più spietati appena se ne presenta l'occasione, se Scandurra avesse segnato due gol nei primi dieci minuti (il colpo di testa sicuramente sventato da un miracolo del portiere) oggi saremo qui a parlare del primato solitario della Sporting e sopratutto di un deciso colpo alle velleità di vittoria delle altre compagini. Penso comunque, che con il tempo, la squadra avrà sempre più coscienza della propria forza e cominci a dettare su tutti i campi la legge del più forte.

Piccola annotazione, sicuramente un plauso và a quei 30/40 tifosi che hanno seguito la squadra nella trasferta più lunga del campionato.......ma mi sorge spontanea una domanda: perchè nella desolazione dello Stadio Manlio Scopigno (circa trecento spettatori) 3/4 dello stadio vuoti, nella curva dei tifosi della Sporting, gli stessi non erano tutti uniti a tifare ma in ordine sparso? L'unione fa la forza e se vorremo arrivare al risultato da tutti sperato a fine campionato ci deve essere comunità di intenti tra la società, la squadra e soprattutto i tifosi che in una categoria come questa possono essere veramente il valore aggiunto della squadra.

Un saluto da Roma e un abbraccio ad Aldo, Daniele (nella foto con me) e Fabrizio

Andrea Pasqualitti