Che si bofonchia?
Lettere alla Gazzetta Lucchese
Claudio Savino: "L'apatia della città verso i rossoneri è più che giustificata"
31/10/2008 08:46
Vi scrivo in merito all'articolo pubblicato da Fabrizio Vincenti "Una città che ha dimenticato il calcio".
Innanzi
tutto onore a chi era a Rieti in rappresentanza di Lucca, ma non sono
d'accordo che si dica sempre male di questi poveri tifosi, che siamo
pochi, che siamo freddi, ect. ect.
Da anni, noi tifosi, siamo
martoriati da promesse non mantenute, da una curva che è stata spaccata prima dalle idee politiche, poi dalle
diffide gratutite. Ci hanno levato la passione di tifare con leggi
stupide ed inefficaci, in quanto negli stadi i violenti continuano a
fare come vogliono e solo per un fumogeno acceso a qualcuno hanno
dato la diffida di un anno.
Si è voluto costruire una nuova società
dopo la disfatta di Fouzi e ci hanno buttato fra i dilettanti: cosa ci
si aspetta uno stadio pieno perchè siamo primi in serie D? Con quali
stimoli, con quale passione, pretendete che un vero tifoso come anch'io
mi ritengo, che per anni ha seguito la Lucchese ora si scaldi per un
primato in serie D di una squadra che vi ostinate a chiamare Sporting?
Ed ancora con quale passione posso sposare un progetto il cui
presidente il giorno della presentazione mi dice o mi fanno fare lo
stadio o tra un anno mollo?
Concludo dicendo che basterebbe poco per
riportare la gente allo stadio meno profitti e piu passione per i
colori rossoneri, ma a Lucca sono cose che molti non conoscono e allora per noi è giusta la serie D.
Scusate dello sfogo e grazie dell'attenzione.
Claudio Savino
Caro Claudio,
innanzitutto grazie per averci scritto.
Il mio pezzo era solo un tentativo di fotografare la realtà, di dire
come stanno le cose e nel contempo provare a ricercare le cause profonde
di una situazione che è - a mio avviso- abbastanza seria.
Personalmente non sono d'accordo con chi tenta di scaricare solo
su
fattori esterni la nostra apatia, pur riconoscendo che venti anni senza
una gioia stroncherebbero anche un toro. Non sono d'accordo perchè,
come detto nell'articolo, in tante altre
piazze - non solo Pisa - hanno reagito diversamente. Che piaccia
o no è così. Chi vuole continui pure a metter la testa sotto la sabbia.
Ti do ragione su una cosa: qui non si tratta di esaltarsi oltremisura
per una
vittoria in serie D. Si tratta solo, si fa per dire, di continuare a
sostenere con orgoglio i nostri colori.
Io, questo, a
Lucca non lo vedo più. Vedo tanta indifferenza e distacco. E non da
pochi mesi, visto che lo scorso anno, con una società in lotta per la
serie B allo stadio c'erano tremila persone. Nella gara a Sorrento -
decisiva, a prescindere da quello che è successo dopo - poche,
pochissime persone al seguito. L'elenco è lungo e lo risparmio. Ma mi
sono rotto di dire: poveri tifosi. Basta piangersi addosso.
Del
resto, tu stesso concludi che a Lucca servirebbe più passione: molto
spesso chi guida è espressione di chi rappresenta. E qui tutto (o
quasi) è freddo da tempo. Anzi, a essere onesti, l'attuale
dirigenza sta dimostrando più passione ora di quando è arrivata,
forse perchè come spesso accade si finisce per farsi coinvolgere anche
emotivamente da un progetto nato prima di tutto per ragioni di natura
economica.
Quanto al nome Sporting non ci si ostina un bel nulla:
si chiama così punto e basta. Guardati i calendari ufficiali e fattene
(facciamocene) una ragione. Che poi la verità faccia male è un altro
discorso. Sempre sperando che nel futuro la squadra cittadina si
chiami in ben altro modo.
Cordialmente,
Fabrizio Vincenti