Moschini, l'assessore... tartaruga che batte spesso la lepre

16/04/2009 20:47

Avevamo lasciato Lido Moschini, assessore allo Sport del Comune di Lucca, nel mirino di alcuni lettori, compreso lo scrivente, in quanto ritenuto responsabile della vergognosa situazione esistente al campo sportivo del Coni sul viale delle Tagliate. Da un sopralluogo, era emerso che gli spogliatoi erano a pezzi o quasi, le panche usate per appoggiare le borse e i vestiti fatte a pezzi dai nomadi che utilizzavano le travi per accendere il fuoco, i termosifoni arrugginiti e fatiscenti, la serratura della porta d'ingresso sfondata, il muro davanti il cancello d'ingresso al campo imbrattato da un enorme pene e dalla scritta "sinti trionfano sempre". Non solo, davanti al campo, splendido per posizione e dimensioni oltre che per le tribune, una discarica abusiva di ferrivecchi, lavatrici, biciclette sventrate, carcasse di automobili bruciate.

Ebbene, grazie al blitz di carabinieri e polizia municipale, il campo nomadi è stato ripulito e i rottami e i rifiuti caricati su camion per essere trasportati in discariche regolarmente autorizzate (pensate se quelle discariche abusive invece di essere situata in un campo nomadi, fossero state trovate nei pressi di casa vostra: sarebbe successo un pandemonio con multe, diffide, sequestri e denunce. Potere dell'impunità sostanziale!). Non soltanto.

A quel punto, risolto il primo problema, l'assessore Moschini, in silenzio, con una velocità che non è sicuramente quella di un centometrista o anche di un quattrocentista, ma con la resistenza e la regolarità di un mezzofondista, ha dato immediato avvio ai lavori di ristrutturazione degli impianti sportivi. Ed è stato un piacere e una bella sorpresa vedere che anche i politici e gli amministratori, talvolta, sanno preferire i fatti alle parole. Moschini non aveva risposto alle critiche di GazzettaLucchese, ma ha mostrato a tutti che quello che conta, in realtà, è l'assunzione di responsabilità e la volontà di porre rimedio ai problemi. Noi non abbiamo mai avuto in simpatia i politicanti di questo Paese che della politica si è fatto scudo per restare sempre al solito punto di partenza, ma non possiamo non riconoscere a Moschini di aver compiuto, in questo caso, il suo dovere e il compito per cui è stato eletto dai suoi numerosi simpatizzanti. Non sarà, dicono in molti, una lepre, ma come tartaruga dà dei punti a tanti colleghi.

Gazzetta Lucchese