Che si bofonchia?
Lettere alla Gazzetta Lucchese
Gli Ultras della Lucchese: "Basta vomitare fango sui tifosi". Un attacco ai mezzi di informazione che non ha alcun motivo di essere
21/10/2009 16:27
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
"Siamo un gruppo di ragazzi (alcuni non più giovanissimi) da sempre tifosi della Lucchese. Stiamo cercando di ricostruire qualcosa a livello di tifo organizzato dope le varie vicende degli ultimi tempi. Incoraggiati dagli ottimi risultati della passata stagione e da quelli del campionato in corso, abbiamo organizzato, pur tra mille dificoltà, un pulman per Ferrara ed uno per Bellaria. Nella trasferta di Gradisca ci siamo mossi con svariati mezzi, cercando comunque ed in tutti i modi di ricompattare i vari gruppi di tifosi, dialogando con tutte le diverse anime del tifo rossonero. Ci stiamo dedicando tutto il tempo possibile e ci stiamo mettendo la faccia spinti dalla grande passione che abbiamo per i colori rossoneri. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di tifosi vecchi e nuovi. Tutto questo lo portiamo avanti in un contesto oggettivamente difficile come quello attuale dove si è deciso di reprimere il tifo organizzato a priori, con decreti, tessere e restrizioni varie che stanno uccidendo prima di tutto la gioia di vivere il tifo come partecipazione, calore e passione. Ecco perché siamo indignati ed offesi dal comportamento di alcuni media locali che ben contenti di partecipare al giochino di chi getta più fango sul mondo ultras hanno raccontato falsità in merito a quanto accaduto in occasione della trasferta di Gubbio. Questo accanimento nei confronti della nostra tifoseria ha avuto inizio dopo la partita con il Gavorrano, dove fummo accusati di aver aggredito la troupe di una tv della provincia di Lucca, fatto peraltro smentito da numerosi testimoni. Si è continuato con il relegare la Lucchese quasi sempre in fondo alle notizie sportive preferendo dare precedenza ad una squadra della provincia peraltro priva di significativa storia calcistica. Ma ciò che che ci indigna ed offende sono le inesattezze (strumentali?) riportate da cronisti viareggini ( ! ) in merito ai fatti di Gubbio. Dove la versione dei fatti è assolutamente di parte. Ancora più grave aver in qualche modo voluto “spiegare “ ( o sarebbbe più corretto dire giustificare ? ) l’aggressione realizzata dai viareggini prendendo a pretesto cori che allo stadio di Lucca nessuno ha mai fatto.
Non ci piace questo tipo di informazione ma evidentemente sputare sul tifo lucchese piace a tanti. Mentre scriviamo queste righe veniamo a sapere che alcuni tifosi rossoneri avrebbere ricevuto una querela proprio per aver stigmatizzato su un proprio sito lo scorretto comportamento di certe illustri firme della stampa locale…Ogni commento ci pare superfluo.
Ma non ci pare superfluo ribadire che siamo stanchi di questa continua ricerca di screditare i tifosi rossoneri, rivendicando il nostro essere fieri dei colori rossoneri che sosteniamo e sosterremo sempre, comunque e dovunque! Augurandoci solo che il nostro impegno di ricompattare i tifosi continui a dare sempre migliori risultati. Ci pareva doveroso scrivere tutto questo per rispetto verso di noi e degli altri tifosi rossoneri, colpevoli sì, ma solo della propria smisurata passione per i colori rossoneri".
Enrico Voltolina e Marco Lazzari.
La risposta di Gazzetta Lucchese:Pubblichiamo volentieri la lettera dei due tifosi rossoneri. Lo facciamo per due motivi: primo, perché non ci accusino, poi, di averli censurati; secondo, perché è ora di cominciare a chiarire alcuni concetti. Uno su tutti: conosciamo benissimo tutti coloro che si occupano di Lucchese e scrivono di essa. Ebbene, non ce n'è uno che abbia nella testa anche il solo pensiero di sputare fango sui supporters della Lucchese. C'è un collega, di cui non facciamo il nome, ma che lavora, appunto, in "una tv della provincia di Lucca", che da sempre segue i rossoneri e lo ha sempre fatto con passione, competenza e umiltà. Il fatto che venga dedicato uno spazio più o meno ampio ai colori rossoneri, è un fatto che non ci riguarda, ma che dipende dalle scelte editoriali delle differenti testate giornalistiche. Che hanno il diritto di fare ciò che meglio credono o vogliono. Se ci siamo voluti informare sull'episodio di Gubbio, è perché, per noi, era una notizia. Punto e basta. Inviterei, quindi, gli autori della lettera che pubblichiamo, così come tutti i tifosi, a fare meno dietrologia e a rispettare un po' di più la libertà di opinione e il lavoro degli altri. Quanto ai tifosi, mai pensato si gettare loro fango, ma nemmeno scendere a patti su questioni di dignità professionale. La nostra solidarietà, per concludere, va a tutti coloro che cercano di fare il proprio mestiere, talvolta, sbagliando, ma sempre in buona fede. Quanto, poi, alle eventuali querele, non sappiamo se sono state, effettivamente, presentate. Del resto ci sembra che anche un paio di anni fa accadde un episodio del genere. Noi non siamo d'accordo sul mezzo, né abbiamo mai querelato nessuno, ma, probabilmente, nelle intenzioni di chi le ha inoltrate potranno funzionare da sicuro deterrente per il futuro. E non è detto che sbagli.Gazzetta Lucchese
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